Re: La libertà

Inviato da  Paxtibi il 8/6/2007 0:35:52
...c’è un “ma”. Ed è l’assenza della specificazione delle norme che dovrebbero sostanziare questo “mutuo accordo tra le parti”.

Ancora un'affermazione che mi lascia perplesso. Preso per buono il principio di non aggressione, che riguarda l'incolumità fisica e la proprietà, non c'è bisogno di specificare un bel nulla, perché in ogni caso qualsiasi azione intrapresa verso l'altrui persona o la sua proprietà deve necessariamente passare per il mutuo accordo delle parti.

Cioè quale sarebbe il mutuo accordo tra le parti che i partecipanti a questo 3D, secondo le proprie soggettive sensibilità e convinzioni, sarebbero disposti a sottoscrivere convinti che esso tuteli la loro libertà.

Hai proprio frainteso tutto. Che utilità c'è nel chiedere una cosa del genere? Tra persone che non si incontreranno mai, che mutuo accordo vuoi che ci sia? L'unico possibile è all'interno del forum che è il punto d'incontro, per esempio di discutere senza insultarci. Su cos'altro potremmo o dovremmo mai accordarci tu ed io?
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Qualcuno a monte che decida , per la sopravvivenza stessa del gruppo sociale, che chi vi appartiene abbia un modo "comune" di partecipare alla libertà sociale. Questo comporta due (almeno) prerogative.
La prima , quella di accettare una limitazione ----del proprio modo personale---- di individuare la --------propria------idea di libertà sociale, una specie di “minimo comune multiplo”
La seconda è di individuare il “Qualcuno a monte”, che presume una specie di delega ….a trovare il…minimo comune multiplo.


La tua idea di libertà si adatta meglio al lemma "prigione". Le parole hanno un significato: stravolgerlo non aiuta certo a concludere accordi con gli altri.

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