Re: La puttanizzazione della società ... esiste!? Cui Prodest!?

Inviato da  nike il 4/10/2006 15:38:47
Citazione:
Ho passato quasi 30 anni sui libri.
A cosa mi è servito?
A niente, soprattutto se lo paragono all'immensità che ho ricevuto semplicemente stando con le persone.
Nessun libro potrà mai darmi tanto quanto può darmi un rapporto Umano.
Cosa me ne faccio di miliardi di nozioni apprese sui libri, se "dentro" non mi servono a nulla?
Non so se mi sono spiegata.


Cosa stai facendo qui Gaia, su luogocomune.net, stai leggendo o sbaglio?

Citazione:
nike13 ha scritto:
Se non diamo da leggere ai nostri figli, non li doteremo mai di una anima, né della sensibilità per distinguere l’anima dietro ad un sorriso, anziché fermarsi all’apparecchio dei denti…….


eh??


Leggere...o non leggere: questo è il dilemma...Così come

Essere....o non essere. E' il problema.

Se sia meglio per l'anima soffrire
oltraggi di fortuna, sassi e dardi,
o prender l'armi contro questi guai
e opporvisi e distruggerli.Morire,

dormire...nulla più. E dirsi così
con un sonno che noi mettiamo fine
al crepacuore ed alle mille ingiurie
naturali, retaggio della carne!


Questa è la consunzione da invocare
devotamente. Morire, dormire;
dormire, sognare forse..Forse; e qui
è l'incaglio: che sogni sopravvengano

dopo che ci si strappa al tumulto
della vita mortale, ecco il riguardo
che ci arresta e che induce la sciagura
a durar tanto anch'essa. E chi vorrebbe

sopportare i malanni e le frustate
dei tempi, l'opressione dei tiranni,
le contumelie dell'orgoglio, e pungoli
d'amor sprezzato e rèmore di leggi,

arroganza dall'alto e derisione
degl' indegni sul merito paziente,
chi lo potrebbe mai se uno può darsi
la morte con il filo di un pugnale?

Chi vorrebbe sudare e bestemmiare
spossato sotto il peso della vita,
se non fosse l'angoscia del paese
dopo la morte, da cui mai nessuno

è tornato, a confonderci il volere
ed a farci indurire ai mali d'oggi
piuttosto che volare a mali ignoti?

La coscienza, così, fa tutti vili,
così il colore della decisione
al riflesso del dubbio si corrompe
e le imprese più alte e che più contano
si disviano, perdono anche il nome dell'azione...


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da Amleto: William Shakespeare.
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