Re: Le donne di oggi? "Puttane" dall’ utero avvizzito…

Inviato da  AteNa il 5/11/2006 18:55:21
Partiamo dalla fine.

Citazione:

Santaruina ha scritto:
Sarebbe anche bello che ogni qualvolta non ci si trovi d'accordo con un articolo si provasse a motivare pacatamente il proprio pensiero senza lasciarsi andare in esternazioni eccessivamente accalorate.


E' per questo che ti ho chiesto spiegazioni, per cercare di intavolare una discussione razionale.

Citazione:

Con Blondet condivido il disprezzo assoluto per l'opera della Bonino, e di tutte le Bonino del mondo, sempre pronte a stracciarsi le vesti per il burka della donne afgane (magari anche giustamente, o magari sono fatti loro) e del tutto indifferenti alle mamme palestinesi disarmate bersaglio dell'esercito israeliano.

Blondet ha il merito di rimarcare questo episodio, ricordando come i media non ne abbiano minimamente trattato.


"Quasi tutte portavano il velo e il lungo abito nero che si addice a vedove presenti o imminenti" potrei essere d'accordo.. se non fosse per quel "che si addice", mi sembra un'imposizione, proprio come l'opinione ripotata della Bonino.

Citazione:

Poi Blondet fa un salto logico e si collega al concetto del "degrado della civiltà occidentale", del quale coglie i sintomi nella "evoluzione" della figura della donna, che credendo di "liberarsi" è in realtà entrata in catene meno visibili ma ben più pesanti rispetto al passato.

In questa seconda parte si può essere d'accordo o meno con Blondet, io non condivido certe "generalizzazioni" (l'occidente) e l'attribuire a tutti gli occidentali le "colpe" di questo processo ("è colpa nostra").

Sono d'accordo in tutto e per tutto con la sua critica alla tendenza attuale di voler "violentare" il corso naturale della fertilità femminile, con la tendenza di avere dei figli in tarda età quando biologicamente e senza l'aiuto delle moderne tecniche di inseminazione non sarebbe possibile.
Questa è solo un mio pensiero.


Ma Bondet non parla di crescere un figlio, lui si limita a "metterlo a mondo", a 15 anni, e poi "lasciare il fidanzato" e questo pargolo da chi verrà cresciuto? Dai nonni o da un'assistenza sociale inadeguata?
Lui parla di "generazione contadina" in cui le donne partorivano in età adolescenziale ed usavano il fazzoletto in testa, ma non parla dei mariti legati a loro tutta la vita che zappavano 14 ore al giorno per garantire una vita decorosa alla propria famiglia.
A mio avviso la tendenza alla "tarda maternità" è dovuta ad una serie di motivazioni meno futili di quelle citate da Bondet, la vita media è più lunga e questo ha portato un rallentamento in tutte le tappe, le pari opportunità, lo studio, la precarietà del lavoro, la disoccupazione, e tutti i piccoli problemi quotidiani che nell'era moderna affrontiamo.
Per quanto riguarda "l'età biologica per avere un figlio" non sono totalmente d'accordo con te, il corpo umano è una macchina complessa, ci sono donne che in età giovanissima erano sterili e, con il passare degli anni, hanno risolto questo problema in maniera naturale senza ricorrere a cure particolari.

Se solo esponesse le proprio idee senza ricamarci cazzate (scusate il termine, ma non sono riuscita a trovare un sinonimo) sopra si potrebbe prendere dai suoi articoli spunti interessanti per delle discussioni.

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