Re: Amoram/Italiano, lingua trascendete

Inviato da  amoram il 20/1/2007 10:12:06
Non riesco più a trovare questa discussione sulle lingua, grazie all'accorpamento in un modi differente da una CARTELLA che riesca a tener distinti gli argomenti. Non ci perdo io, percHè ho solo l'intenzione di STORICIZZARLI... e credo che da qualche parte siano conservati alla storia, ma i lettori.
Non so se, facendo come sto facendo, RINFRESCO questa discussione, ma so che da un lettore mi era stato fatto un suggerimento del tipo "perché non fai un VOCABOLARIO che metta a confronto, traduca il senso reale in quello trascendente e recondito che dici?"
Poiché ogni lavoro credo che sia degno di rispetto, io l'ho fatto, cogliendo l'occasione che FIN DA SUBITO, nel vocabolario italiano, entra in campo ABBA', il Padre.
Ecco allora per il mio lettore "curioso", la prima parte di questa opera, che non so se avṛ modo di continuare ma che, se non altro, costituisce il classico "LA" che si chiede ad un ordinario maestro di musica.
AB, dai 12 apostoli.
ABACO, co’ Abba, col Padre, archivio.
ABATE, te Abba, te Padre, monaco.
ABBARCARE, Re cà A.R. Abbà, qui il re è AR, curvare fino a dar nuova forma.
ABBACCHIAMENTO, mento su chi è Ia Abbà, dunque scoraggiamento, avvilimento.
ABBACCHIARE, Abba C(risto) chi AR Re, essere scoraggiati non vedendo AR RE.
ABBACCHIARO, Abba C(risto) AR RO, chi procede all’abbacchio.
ABBACCHIATURA, tu RA chi abbacchia, ma solo fino alla resurrezione.
ABBACCHIO, io chi il C(cristo) Abbà, ma non vedendosi è un abbattimento.
ABBACINAMENTO, mento su chi abbacina: è il sole ma della croce.
ABBACINARE, il Re AR abbacina, coi baci di Abbà.
ABBADESSA, essa è SS. del D. Abbà… ma se comanda lei nella casa in cui comanda solo Abbà si vedrà preceduta, in Paradiso, da Furfanti e Meretrici!
ABBADIA, Abbà dia! ed è luogo santo monastico di chi rinuncia al mondo per il Padre Abbà, ma esso perde chi lo fa per se stesso e non per Dio: l’Abbadia è, in fine, DI A. il principio di Abbà.
ABBAGLIAMENTO, mento sull’abbagliare.
ABBAGLIANTE, gli ante Abbà, davanti al Padre troppo splendente.
ABBAGLIARE, gli a(nte) Re Abbà, all’essere assolutamente lucente.
ABBAGLIO, oh abbagli… e ti sbagli.
ABBAIARE, l’essere Re AR abbai, cane fedele.
ABBAINO, l’Abbà in O(pera), ed è il punto più alto della casa.
ABBANDONARE, in fine AR Re N(ovità, numeri) dona il principio Abbà… e sembra il contrario.
ABBANDONATO, dona n’ato nato N(uovo) Abbà … e sembra il contrario.
ABBANDONICO, co’ abbandoni, coi doni di Abbà, ma ti vedi sempre mollato da tutti.
ABBANDONO, infine dono N(uovo) Abbà … e sembra il contrario.
ABBARBAGLIARE, il bagliore dell’Abbà AR, ma è troppo e resti accecato.
ABBARBAGLIO, (secondo) B aglio, l’Abbà AR, secondo condimento che confonde per la luce.
ABBARBICARE, infine il Re AR è l’Abbà A.R. B(secondo), un essere divino che s’arrampica sui vetri.
ABBARCARE, Abbà AR cà (qua) Re dell’essere, ed è chi mette in barca in modo trascendente.
ABBARUFFARE, Abbà AR Re della baruffa, nel suo essere, e sembra tutto un imbroglio.
ABBASSARE, Abbà SS. AR Re come l’essere grande che si fa servo, l’abbassa Re come il vero modo d’essere.
ABBASSO, so Abbà SS. (santissimo) e non è sopra, ma sotto.
ABBASTANZA, Abbà-stanta, la stanza di Abbà, il contentarsi di quanto si ha e si è.
ABBATTERE, della T (croce) te Re Abbà… ed è un metter sotto, un apparente strocare.
ABBATTIMENTO, mento se credo che abbatti, o Abbà dalle 2 Croci.
ABBATTUTO, Tutto Abbà, ma una T è fuori luogo, è di te abbattuto, il modo di chi si sente assolutamente tradito, ma non lo è, perché il Padre dalle due croci è il Tutto.
ABBAZIA, tra il finale Dio IA e il principio di Abbà Padre, Z, infine è il luogo di preghiera.

Saluti a tutti,
Romano

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