Re: Sinistra e 1... Sinistra e 2... Sinistra e 3... AGGIUDICATA LA BASE VICENTINA AGLI AMERICANI

Inviato da  _gaia_ il 5/2/2007 16:51:07
Ho trovato questi due brevi articoli sul movimento di protesta vicentino.
Mi pare siano in atto anche qui tentativi di strumentalizzazione e di incanalamento di un movimento che è nato spontaneamente dalla gente. Spero davvero non vadano a buon fine.


No Dal Molin. Testimonianza dal presidio

A Vicenza la politica riparte dal basso. In questi giorni la città ha reagito con forza alla svendita del proprio territorio e all'ulteriore militarizzazione, lanciando il proprio grido di rabbia verso i politici locali e nazionali. L'occupazione della stazione ferroviaria da parte di più di settemila persone, la contestazione in consiglio comunale, la manifestazione degli studenti sono solo le ultime di una lunga serie di iniziative che hanno coinvolto e continueranno a coinvolgere tutta la città. Quando il palazzo è sordo - e lo è sempre - i cittadini insorgono ...


Vicenza. Stato di polizia e business

i veri prevaricatori appartengono tutti ad una classe politica, a livello locale come nazionale, che ha deciso sulla testa dei cittadini l'ulteriore militarizzazione e svendita della città, negando persino un referendum consultivo e sostituendo al consenso collettivo un clima d'intimidazione imposto da reparti antisommossa ad ogni angolo di strada; ma ormai il copione è risaputo e non desta alcuna meraviglia, come ben hanno imparato le opposizioni popolari che in questi anni, da Scanzano alla Val di Susa, hanno bloccato i progetti ad alta nocività.
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È più che evidente l'intento di criminalizzare chi lotta e di gettare acqua sul "caso Vicenza", ormai divenuto a livello nazionale esempio di plateale sudditanza della sinistra di governo nei confronti della politica militare statunitense.
E se i vertici nazionali dei partiti sono preoccupati di perdere tessere e voti, a livello locale è iniziato il balletto delle dimissioni e delle autosospensioni: segno evidente della lacerante contraddizione che la decisione del governo ha aperto a sinistra, ma anche dell'estremo tentativo di non perdere ogni contatto con quanti si riconoscevano nella sinistra politica e che ora si stanno organizzando fuori dai partiti e dalle istituzioni.
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ci sono in atto manovre per allentare e deviare la protesta nel timore che divenga attiva resistenza contro l'effettuazione dei lavori attorno all'areoporto Dal Molin. Da qui, ad esempio, il tentativo effettuato dalla Cgil di spostare a Roma la manifestazione internazionale indetta dai Comitati per il prossimo 17 febbraio a Vicenza.
D'altra parte la costruzione della mega caserma Ederle-2 e il collegato ampliamento militare del Dal Molin ha rilevanti implicazioni economiche che spiegano molto delle trasversali complicità politiche. Per la spartizione della torta degli appalti per realizzare il complesso polifunzionale Usa (valore previsto oscillante tra il 250 e i 500 milioni di dollari), sino ad ora hanno presentato la loro candidatura 73 ditte, in maggioranza italiane (accanto alle potenti Telecom e Fastweb), comprese alcune cooperative aderenti alla Legacoop, notoriamente vicine ai Ds.
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Considerati gli stretti requisiti, che vanno oltre il semplice gioco al ribasso, le favorite sembrano proprio queste aziende edili - che peraltro hanno già cantieri aperti nelle basi Usa ad Aviano, Sigonella, Camp Darby ed in mezza Europa.

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