Re: Il rifiuto dell’autorità

Inviato da  NERONE il 31/3/2007 13:49:56
Sto parlando delle normali scale di valori confezionati e dati come pacco omaggio da quando nasci,i miei valori che poi non sono valori,almeno non li ritengo tali perchè sono il "mio io "


la consapevolezza di valere quanto l'altro,quindi chi sei tu per dirmi quello che devo fare,come pensare e come vivere! Mi posso adattare per fatti contingenti,ma come posso ti frego


E’ una scelta di saggezza sapere di non sapere e affidarsi a chi sa, che però presuppone l'esistenza di un'autorevolezza di divulga il sapere e la conoscenza.. Si tratta dell'autorità intellettuale di uomini liberi su altri uomini liberi, un'autorità attribuita da chi vi si sottomette, non originaria, tradizionale e data per scontata da sempre. Da qui nasce la sua saggezza pratica ("di questo mi posso fidare").

La scala di valori confezionata….il tuo “io”……Il confezionamento (come dici) dei valori , proviene dalla storia dell’umanita’ e non dal momento storico in cui tu ora stai vivendo. Proviene dalla tradizione, da una lunga serie di generazioni genitoriali.
Si dovrebbe fare salva questa tradizione con senso di critica e di autocritica, Ma la tradizione ha la necessita’ della comunita’ . Per far nascere uomini liberi ed autonomi è necessario un contesto comunitario,
Prova ne è che ognuno di noi ha imparato ad essere autonomo e libero subendo il controllo paterno e materno , senza l’autorita’ genitoriale non avremmo mai appreso l’autonomia.
Non è una scala di valori preconfezionata.
Nessun uomo libero nasce per autogenerazione.

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