Re: Il rifiuto dell’autorità

Inviato da  prealbe il 5/4/2007 23:54:31
Citazione:
Ti si potrebbe rispondere ( reciprocamente ) più o meno con considerazioni dello stesso tipo di quelle che hai fatto tu, ovvero:

MA E' REALISTICA UNA VISIONE DEL GENERE?

Una volta stabilita e consolidata una unica "gerarchia" (Nota infatti che non hai scritto "le gerarchie"-plurale come era logico visto che seguirebbero o dovrebbero seguire da "le scale di valore"-plurale - anche se non hai spiegato in cosa consistono esattamente - ) , è quasi automatico che anche per la valutazione complessiva di quegli stessi "valori" avranno maggior peso le "alte gerarchie" rispetto alle "basse"...
con le conseguenze umanamente immaginabili...
"Serve" continuare?

A tal proposito (e comunque interessante per tutti, credo o spero) vi consiglio una lettura riflettendo sul "giochino" riportato qui:
http://sustainer.org/dhm_archive/index.php?display_article=vn151starpowered

E' assolutamente utopico e non realistico questa "strada" dal momento che nella realtà le gerarchie non sono stabilite da scale di valori funzionali ad alcunché, nè sono universalmente e pacificamente riconosciute da tutti...

(Tralasciamo poi, o facciamo finta di aver capito, cosa intendi per "buon andamento sociale"... )

E’ realistica, è realistica. Non ce n’è un’altra.
Franco8, come ho detto più o meno esplicitamente nel mio post precedente: “Le chiacchiere stanno a zero.”. Puoi avanzare le critiche più acute, graffianti, profonde, geniali, fondamentali sui difetti delle società dalla preistoria ai giorni nostri. E puoi prospettare le alternative più affascinanti, eque, universali, razionali, intelligenti per la migliore forma della società. E... chissenefrega. Non ha importanza. Stai sparando alle farfalle. Finché non trovi, verificandolo nel reale, qualcosa che leghi l’uomo alle tue splendide idee stai, semplicemente, fantasticando.

Citazione:
non potrebbe essere che la tua deduzione sia una generalizzazione che applichi fuori dai limiti di validità della stessa "deduzione"....?
O che la deduzione sia "eccessivamente piatta"?

Potrebbe, potrebbe. Molte cose potrebbero essere; ma non tutte. Se hai interpretazioni alternative che spieghino la ricorrenza e diffusione del fenomeno, non trattenerti: rendici pure partecipi.

Citazione:
Seriamente. (Ripeto ... e fa parte delle considerazione più o meno ignorate) Non erano forse concreto-storiche e psicologiche e, in certo senso anche poco contestabili per il modo in cui erano enunciate, le considerazione dei difensori della schiavitù!?
Come avresti potuto dar torto a chi asseriva che la schiavitù fosse assolutamente normale?!

Franco8, ho capito che non sei d’accordo. Va benissimo. Ne hai facoltà. Ti ripeto: se hai interpretazioni alternative che spieghino la ricorrenza e diffusione del fenomeno (non la schiavitù... il resto), non trattenerti: rendici partecipi. Siamo qui per questo.

Citazione:
Tanto per parlare di esempi di cui sopra eccone uno (anzi un altro):
Sarebbe una pretesa quella di giudicare istinti, e va bene. Ma è una arroganza intellettuale invece da parte tua pretendere che ci sia questo "asettico disinteresse", il "non lo so e non mi interessa" che è assolutamente ipocrita... (senza offesa, non dico che sei ipocrita tu, dico che è ipocrita l'impostazione che immagini lo "scienziato-studioso" asettico osservatore immune da impostazioni psicologiche-filosofiche e quant'altro...)

Sono d’accordo con te, in assoluto. Non sono affatto favorevole ad un approccio asettico alle questioni (il ‘politicamente corretto’ cui mi riferivo nel post di apertura del 3D), proprio per niente; se vedi questo in quello che ho detto, sbagli (e vediamo se adesso qualcuno si ‘amminchia’ perché dovevo invece dire “non mi sono spiegato”. ). Ma dipende dal contesto. Si suppone che il forum sia un ambito di scambio di idee, di ragionamenti, di analisi (o almeno io lo intendo così, e spero anche i miei interlocutori; se invece no, mi spiego meglio alcuni post. ); di conseguenza io cerco di ragionare nel modo più sensato possibile sui dati disponibili mettendo da parte (non proprio del tutto, ma comunque molto, se no lo scambio sarebbe assai più acceso ) l’emotività, le simpatie e le antipatie. Ricerco l’obiettività (che parolone, eh? ).


Prealbe


P.S. Comunque, il mio primo 3D... più di duecento post… Mica caxxi!

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