Re: Il rifiuto dell’autorità

Inviato da  prealbe il 11/4/2007 20:38:58
Nichilista
Citazione:
la libertà MASSIMA di un individuo coincide con l'obliterazione di quella degli altri. insomma: di nuovo la dittatura del singolo.
mentre ,qualsiasi limitazione anche minima ad essa risulta dolorosa per lo stesso. ogni diminuzione,poi, ha un valore aggiunto di sofferenza che cresce in maniera esponenziale.


Qui dissento. (Scusa, Nichilista. )
E’ un problema di percezione, in realtà (Ah, questa “soggettività” che riemerge imperterrita…). Nella norma una limitazione (anche ben più che minima) se non viene percepita come “aggressiva”, come “diminutiva” del sé (dell’ego, cioè), come “personale”, viene accettata con assoluta indifferenza. Si tenga presente che l’uomo E’ NATURALMENTE SOGGETTO ad innumerevoli limitazioni personali ed ambientali senza che ciò lo stressi minimamente. Non gliene può fregare di meno, se relativamente al contesto le considera “naturali” (o “giuste”, se se ne pone la valutazione).
Ma quando le considera “giuste”? Quando condivide la “scala di valori” sulla cui base le considera stabilite, forse? Mi sa proprio di si.


Nichilista
Citazione:
chiaro che il mondo regolato da tale criterio diverrebbe una specie di roulette russa in balia del caso

Kirbmarc
Citazione:
Non è detto.

Esatto. Non è detto. E’ QUESTO IL PROBLEMA. Non lo sappiamo perché qualcosa del genere non è mai emersa nella storia umana. Non è che l’idea non sia bella. E’ che forse non è adatta per l’uomo, fino a prove contrarie. (“Prove contrarie” che però, ringraziando Dio, Florizel possiede “a iosa” , pur mostrandosi inspiegabilmente restia a condividerle con i presenti. Che peccato! )


Nichilista
Citazione:
pure in un mondo senza governi e leggi una MAXI azienda è migliaia di volte più attrezzata e potente di un singolo dissenziente.

Kirbmarc
Citazione:
Comunque non è vero,perchè lo stato h a disposizione una forza pagata direttamente da chi la subisce, mentre la grande azienda dovrebbe pagarla da sè ed economicamente non penso sarebbe conveniente.

Le motivazioni ad agire (per l’uomo) NON SONO AFFATTO PRIMARIAMENTE economiche. Ripeto:Le motivazioni ad agire (per l’uomo) NON SONO AFFATTO PRIMARIAMENTE economiche.
Allora possiamo dire che lo sono per l’azienda? Benissimo. Lo sono per l’azienda.
Che è un ente a sé, impersonale? No, perché secondo Kirbmarc:
Citazione:
Non esistono organismi impersonali,nichilista.Ogni organismo è un semplice insieme di persone.

Se è così (e io non sono d’accordo, se non in una certa misura, ma è una cosa un po’ complicata) allora le motivazioni della “grande azienda” citata non sono allo stesso modo primariamente economiche e quindi lo scenario prospettato da Nichilista è perfettamente attendibile.
Tra l’altro le osservazioni di Kirbmarc hanno il difetto già rilevato da Nichilista di presupporre un uomo che agisce con sostanziale razionalità, cosa che i fatti smentiscono permanentemente. (Che noiosi però questi fatti, col loro piatto realismo. Uffa!)


Franco8
Citazione:
"pensare quel che gli pare" è però cosa diversa dal fare il "fico"...
( ma non è fico .. è solo #*°§ç@§ !)
ed è cosa diversa dal provocare con fesserie basate su nulla...
Massimo rispetto.. per chi se lo merita... (Chi ha da capi' capisce...!)

Franco8, col massimo rispetto anch’io, usa con cautela il verbo “capire”; credo tu possa approfondire molto questo aspetto (rispetto a quello che scrivo io, ne sono sicuro). E potresti sorprenderti, dopo. Che tu ci creda o no (e non lo farai, lo so benissimo, né tu né notori “altri” del 3D) la mia finalità è comunicativa, non provocatoria (se lo fosse, sarei peraltro in ottima compagnia); risulta così a te e ad altri perché dico cose che, al momento, risultano troppo indigeste (spezzano troppi pregiudizi); ma le idee cambiano, nella vita (con l’esperienza, naturalmente, che smentisce in continuazione i nostri preconcetti, se si ha l’umiltà di prenderne atto). La fase ideologica “dura e pura”, col suo corollario di “sacri princìpi, sacri furori e sacre indignazioni”, io me la sono già sciroppata, grazie; se ne può guarire - e lo auguro sinceramente a chiunque - e diventare concretamente intelligenti . E visto che si è citato Guccini, mi cimento anch’io: “a vent’anni / si è stupidi davvero / quante balle / si ha in testa a quell’età”. Naturalmente i “vent’anni mentali” non tengono conto necessariamente dell’anagrafe.
Ho apprezzato il tuo codice (“#*°§ç@§!”); molto fumettistico e simpatico. Credo di averne intuito la decodifica. Ma ti sbagli.
Ah, dimenticavo... “Ontologico!!!”


Florizel
Citazione:
O credevi che "amore cristiano" (che NON E' imprescindibile dalla pacifica cooperazione, e viceversa) significasse "porgi l'altra guancia" nello stravolgimento dell' autorevole accezione "cattolica"?

Dei dati “a iosa” - a valanga, in pratica - che storicamente dimostrano l’ottima e certa funzionalità della (maiuscola d’obbligo, come il preliminare gargarismo saponato, secondo il sacro rituale) Anarchia nei contesti sociali, per il momento restiamo in trepidante e fiduciosa attesa.

Nel frattempo ci godiamo questa ulteriore, fondamentale esegèsi del pensiero cristiano, generosamente elargitaci dalla nostra preziosissima, insostituibile esperta.

Niente non é.


Prealbe

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