Re: Il rifiuto dell’autorità

Inviato da  franco8 il 17/4/2007 0:44:27
Stavoltà sono breve (ma sono cose già dette):
Non sono d'accordo con niente di quel che dici , prealbe,tranne:
Citazione:

Diciamo che nel contesto umano "l'assoluto" (qualunque "assoluto") se non considerato come ciò che é, cioé un'astrazione, fa più male che bene.


Quanto alla "riformulazione" di Nerone... per me la cosa (espressa in quel modo) continua ad essser illogica (o si rinuncia al concetto di libertà o dovreste definire e distinguerlo meglio) .


Il costune di ridire in altri termini la frase non vuole essere una distorsione, ma vuole essere utile per la comunicazione,.. perché quello è il concetto che arriva a me... Se il "messaggio" è distorto è non riconosciuto è necessaria una "riformulazione" e una "Ritrasmissione"...
D'altra parte provate a dire che uno ha un X quando si accorge di non averl: o non c'è l'ha, o ha un'altra cosa.. (Non prendiamoci in giro! Please! ) Ma a questo punto fate voi, Se vuoi aver ragione per forza sul punto , m'arendo (co' na ere!)

Alle domande di Kirbmarc aggiungerei al "chi controlla i controllori" la cosiderazione che :
Visto che le regole le i limiti le fissa l'autorità stessa come può auto-limitarsi?

Che poi.... Come può limitarsi se non con un "contrappeso".. se non con la "contestazione", le rivoluzionei ecc ecc "Connaturato" al sistema Appunto

Messaggio orinale: https://old.luogocomune.net/site/newbb/viewtopic.php?forum=6&topic_id=3291&post_id=86676