Re: Sedicenne suicida perché "accusato" di essere gay

Inviato da  Pausania il 14/4/2007 14:08:42
Fiammifero, lo so anche io che ci sono personalità della Chiesa che hanno detto certe cose.

Tuttavia all'interno della Chiesa ci sono voci di ogni genere, ci sono i Torquemada e ci sono i Francesco d'Assisi. Non credo che qui si stia parlando di dispute teologiche o dottrinali.

Quello che volevo sapere io è come avvenga che una posizione non sostenuta dalla Chiesa come dottrina fondante (oggi, non ieri) riesca a passare nelle menti dei giovani pargoli fino a spingerli ad accanirsi contro un coetaneo.

Ora, mi pare che fino ad adesso si sia giunti al punto di dire che è la cultura del nostro Paese a spingere a questi eccessi. Benissimo, ma converremo che la cultura è qualcosa di diverso dalla "Chiesa", un termine che in realtà racchiude infinite posizioni, anche incompatibili tra loro.

Esempio: tradizionalmente il Partito Comunista Italiano, composto di atei e mangiapetri, e di certo non "ammanicato" con la Chiesa, puniva severamente l'omosessualità. Pasolini ne venne cacciato per questo motivo. Considerava l'omosessualità una degenerazione dovuta alla corruzione della classe borghese. Una lettura tutta "politica", insomma.

Possiamo quindi dire che l'avversione per l'omosessualità ha origini diverse e complicate, piuttosto che attribuire ogni responsabilità alla Chiesa di Roma?

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