Re: P2P, individuati quasi 4.000 condivisori italiani (e la Privacy?)

Inviato da  rivers il 9/6/2007 9:06:22
Sebbene questo sia stato detto da diversi utenti in questo thread aggiungo anche la mia visione delle cose...

Chi l'ha detto che certe case discografiche non sono sempre state onestissime? Oltreoceano un cd di un artista indipendente costa in media 10-12$.

Chi perde soldi col P2P sono le multinazionali. Ovvero chi fattura miliardi, vende merda e per farlo ha bisogno di produzioni musicali a 5 zeri e campagne pubblicitarie da 6. Artisti del genere in tour ci va poco, sono pigri, spesso sono musicisti con una preparazione pessima e preferiscono stare in villa a sniffare e fare festini.

Se sei un artista indipendente il P2P ti garantisce affluenza ai concerti, ti fa vendere e ti da la possibilità di vivere di musica.

Io onestamente compro (oltreoceano) solo le cose migliori, sopratutto per ragioni di qualità dato che il lossless si apprezza molto di più su un impianto cuffia high-end.

Non sentitevi in colpa a scaricare musica di artisti indipendenti (e non sto parlando di autoproduzioni, parlo di piccole non mainstream). Il senso di colpa post-scaricamento è un'invenzione dei media o di certa stampa musicale (giustamente in crisi, non c'è nulla di più inutile al mondo che lo snobismo della critica e stampa musicale). Gli artisti indipendenti VOGLIONO che voi scarichiate e condividiate la loro musica.

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