Re: P2P, individuati quasi 4.000 condivisori italiani (e la Privacy?)

Inviato da  Dorian il 13/6/2007 18:33:39
Citazione:
In realtà Iceman non ha mica tutti i torti: scaricare musica a gratis è chiaramente un furto, a meno di non voler cambiare il significato delle parole.


Moralmente (e legalmente) lo è di sicuro. Però...

Cerco di spiegare quali secondo me sono le differenze con un furto "classico":

Se entro dal macellaio e scappo dopo aver rubato un pollo gli faccio evidentemente un danno perchè il pollo sottratto è perso e non più vendibile.

Anche scaricare musica è un furto perchè si sottrae di nascosto qualcosa che ti è stato chiesto di non prendere. Tuttavia il prodotto "rubato", poichè fisicamente riproducibile dal "ladro digitale", non impedisce al legittimo possessore (la casa discografica) di venderlo comunque.
Non è che se scarico una copia di "Spiderman5", la Warner Bros (o chi per loro) ha una copia in meno.
Il loro prodotto potrebbe offrire una qualità o dei contenuti aggiuntivi quindi chi scarica la copia potrebbe sempre decidere di comprarla legalmente in un secondo tempo per usufruire di questi servizi aggiuntivi.

Diciamo la verità: raramente, anzi quasi mai, chi scarica N dischi illegalmente, se fosse costretto, li comprerebbe tutti; lo stesso si può dire per i film, tanto più che neanche volendo sarebbe possibile reperire un particolare titolo nella propria città.

I calcoli dei danni della pirateria sono falsi: le case discografiche calcolano che ogni mp3 copiato è un singolo non venduto. Ma ciò è ridicolo perchè nessuna persona normale, se dovesse comprarli davvero, riuscirebbe a sostenere la spesa di decine, centinaia (o migliaia!) di dischi!

Visto che si parla di p2p e pirateria non mi sembra affatto OT parlare anche della prateria legata a programmi informatici.
In questo caso gli unici che potrebbero rimetterci maggiormente sono i produttori di videogame. Non mi dilungherò a spiegare che, in questo caso, la pirateria viene parzialmente tollerata dal momento che i servizi aggiuntivi (per esempio il multiplayer) necessita di una autenticazione online difficilmente aggirabile se non si ha una copia acquistata legalmente (ovvero: si è costretti a pagare per un servizio aggiuntivo).

Chi ci rimette con la pirateria sono quindi i le case di produzione che si occupano di intrattenimento (musica, film, videogame). Infatti vendendo prodotti orientati al divertimento chiunque li utilizzi lo fa esattamente per lo scopo per il quale sono stati prodotti.

Completamente diverso il discorso per prodotti da ufficio, sistemi operativi, programmi di disegno grafico, .. La pirateria, non solo non è dannosa, ma è al contrario il mezzo principale con cui le aziende riescono a vendere i propri prodotti.

Il motivo è semplice: chi utilizza illegalmente uno di questi programmi non lo fa per scopi commerciali e, dal momento che hanno generalmente dei prezzi stratosferici, non lo avrebbe mai potuto acquistare. Dunque non si ha danno.
Il vantaggio deriva invece dal poter diffondere un programma e quindi ricavare ben più cospicui introiti dalla vendita di massa agli uffici dove è più difficile evadere (in realtà sarebbe anche stupido dal momento che si possono scaricare le spese dalle imposte). E ancora, si possono offrire servizi e consulenze a pagamento (che poi è alla base del concetto di software libero).

Per fare due esempi che conosciamo tutti: Windows e Microsoft Office non si sono imposti perchè erano i prodotti migliori; come spesso succede, purtroppo non sempre solo in ambito elettronico, si sono imposti i prodotti più diffusi e, diffondendosi maggiormente, hanno creato, almeno per la Microsoft, un circolo virtuoso.
Ma la diffusione è nata proprio grazie alla pirateria!
Potrei portare tanti altri esempi ben noti a chi ha seguito le vicende.

Questo è uno dei motivi per cui sono proprio le aziende legate all'entertainment che vorrebbero, a tutti i costi e facendo pressioni notevoli sui produttori di hardware e sistemi operativi, sradicare o comunque ridimensionare il fenomeno della pirateria.
Ma al tempo stesso appare anche chiaro come mai, sull'altro versante, questi ultimi siano piuttosto restii a introdurre reali contromisure antipirateria. La pirateria, infatti, garantisce loro l'unico motivo della loro stessa esistenza: la diffusione appunto..
Palladium, TCP, ecc.. largamente mitizzati da un'abile campagna di disinformazione; tant'è che lo stesso Vista è stato crackato dai "ragazzi" della Paradox, gruppo di hacker nord-europei attivo da quasi ventanni!

Quindi tornando alla domanda: la pirateria è un furto?

Si.. ma non è detto che non si arricchiscano anche i "derubati".


PS: chiedo scusa per la lunghezza del post ma penso che il discorso sia appunto complesso e i ragionamenti non sempre lineari.

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