Re: P2P, individuati quasi 4.000 condivisori italiani (e la Privacy?)

Inviato da  sick-boy il 15/6/2007 15:17:47
Citazione:

Pausania ha scritto:

Se avessi il piacere di leggere la discussione dall'inizio alla fine, avresti visto che ho detto prima di molti altri che il mercato della musica non può più essere concepito come 40 anni fa. Il che tuttavia non c'entra un cazzo con il principio di cui siamo arrivati a discutere, e cioè che la cultura debba essere gratuita.


Citazione:
Non capisco la tua chiusura in questa discussione....

Non c'è nessuna chiusura. Soltanto non posso stare zitto mentre si pretenderebbe di impedire a chi produce cultura di vivere del proprio lavoro, come farebbe qualsiasi altro lavoratore del mondo, con la scusa che "l'arte non è lavoro".


Ok, mea culpa che non ho letto la discussione dall'inizio alla fine. Mi sembrava che parlassimo del p2p come reato o no e, nel caso, come dovessero guadagnare gli artisti.

Cmq, giusto per dire tutto e il suo contrario, che l'arte sia o meno un lavoro è cosa che si può dibattere; per me non lo è, o meglio, l'arte fatta in quel modo non riesce a "penetrarmi" ma potrebbe essere che mi suggestiono. Sta di fatto che se subodoro la ratio di voler vendere...beh il fatto stesso che in un'opera si intraveda non è un granchè. Che poi l'artista in questione debba mangiare...poraccio chi gliene fa una colpa? Ma sarò spietato con la sua opera. L'argomento tocca sensibilità in modo diverso, secondo me non è giusto liquidarlo così (nè alzare i toni , scusa se te lo dico)

ciao

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