Peccato che all'epoca i libri non esistessero, ma immagino che questo piccolo particolare per te sia insignificante. Si chiamava biblioteca, ci saranno stati i libri.
Il termine βιβλίον (biblìon) differisce da βίβλος (bíblos). Βίβλος era il nome dato alla corteccia interna del papiro (βύβλος, býblos), e visto che questo materiale era usato come supporto per la scrittura, in epoca attica la parola βίβλος divenne, per estensione, sinonimo di "libro". Anche Βιβλίον nasce come identificativo della "carta" o della "lettera" su cui si scriva, ma presto tende a diventare sinonimo non solo di "libro scritto", bensì di "opera letteraria", di vero e proprio contenuto di cui il libro è mero contenitore.
Ed è altrettanto strano che con il progresso della tecnica e l'abbattimento dei costi sia nato anche il diritto d'autore, con il quale si tutela l'autore dal plagio (cosa che ovviamente si dimentica sempre di ricordare), nonché gli si permette di vivere con il frutto del proprio lavoro.
Ma d'altronde si sa: è molto più facile essere servi del principe, del magnate o dello Stato, scrivere o comporre o dipingere quello che vogliono loro in cambio dei resti che cadono dal loro piatto, piuttosto che preservare la libertà dell'artista; tutto questo solo per dare la possibilità al branco di avere la sua musichetta gratuita (che gratuita non è, visto che il principe o lo Stato che sia, gli sta prendendo i soldi per fare queste cose, ma il branco se ne frega, perché tanto può scaricare gratis).
Messaggio orinale: https://old.luogocomune.net/site/newbb/viewtopic.php?forum=6&topic_id=3461&post_id=93698