BigLie ha scritto:
Mangog, io non ho messo in discussione l'utilità della
moneta tout court.
Contesto che essa debba avere un valore di per sè.
Per me l'unica funzione ammissibile della moneta è quella
di consentire gli scambi.
Ma oggi non è così.
Quando senti in TV dire, in occasione di cali della Borsa,
"Oggi sono stati bruciati tot milioni di euro" non ti scatta
nulla dentro?
In realtà, non è stato bruciato un bel nulla, si sta parlando di valori
nominali, puramente sulla carta, con un substrato esclusivamente
psicologico.
Quando la mandria di bovi corre ad acquistare le azioni di una nuova
società quotata, quel valore non è il valore reale di quel pezzo di società,
ma in genere è molto più alto per consentire al vecchio assetto di
maggioranza di intascarsi un bel gruzzolo gratis, o come dicono in
gergo borsistico con una "free ride".
In sostanza, c'è un'intera branca dell'economia, quella monetaria e
finanziaria, che è parassita e saprofita nei confronti dell'economia
produttiva. Non ha alcuna funzione sociale ma solo egoistica, sottrarre
ricchezza al mondo dei produttori.
Il valore di una azienda è dato dall'attivo meno il passivo. Punto.
Per determinare il suo valore sociale netto bisognerebbe poi detrarre
il valore del danno che la stessa azienda produce alla comunità, in termini
di impatto ambientale, danni ai lavoratori ecc.
Tutto il resto è merchandising.
Sono riusciti a far rovinare un sacco di gente sulla cosiddetta "new
economy", ossia su aziende (?) che non producono nulla se non
fuffa.
La cosa che trovo immorale è che oggi si possano fare milioni in euro
semplicemente muovendo capitali da una parte all'altra del mondo
senza produrre nulla di reale.
E contro questo mi batterò sempre con chiunque ci voglia stare.
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