Re: Se non sei di sinistra o di destra diventi un pària

Inviato da  Ashoka il 19/6/2007 10:53:30
1) A quel punto, che senso ha continuare a "fingere" che il voto possa rimetterlo in sesto?

2) Lo stesso senso che ha illudersi che possa farlo il non-voto

Non ho capito una cosa.

Se qualcuno crede che il suo voto conti e possa cambiare le cose allora non stento a credere che sia il primo a presentarsi alla cabina elettorale. Allo stesso modo, se uno fosse convinto che il voto “cambia le cose” non avrebbe senso per lui rimanere a casa e non votare. Riuscirebbe sempre a trovare un'alternativa che porta verso quello che considera “un poco meglio” o “un poco meno peggio” oppure anche solo per annullare la scheda in attesa di tempi migliori.

Se, al contrario, uno è convinto che il voto non cambi nulla e che per cambiare le cose servano altre strade, o non sia possibile cambiarlo affatto, allora troverà perfettamente inutile recarsi alle urne in ogni caso.

Quindi questa “diatriba” non ha senso. Ognuno ha delle proprie convinzioni soggettive, propri scopi, ed agirà come meglio crede per raggiungerli.

Sinceramente io mi sono “rotto” mesi fa di dover difendere ogni volta la mia posizione personale perché il “non voto” è qualunquista, nichilista, menefreghista, non conta niente, non serve a niente, e bla bla bla bla.

Quindi, se volete, guardate dentro voi stessi e chiedetevi “per me il voto conta?” e poi agite di conseguenza, no?

Ashoka

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