Re: Lotte popolari, propaganda e ingerenze politiche

Inviato da  marcocedol il 29/6/2007 4:16:59
Credo che in questo momento i Movimenti (NO TAV, NO Dal Molin, NO Turbogas, NO MOSE, NO Coke ecc.) siano la vera ed unica novità presente in questo disgraziato paese.
Una novità di fronte alla quale il sistema si pone ovviamente con l'intento di "governare" la protesta e ricondurla nell'alveo della politica dei partiti, laddove tutto si può comprare, addomesticare, addormentare.

I Movimenti fanno gola a molti e fra i molti ci sono sicuramente il "cantiere per il bene comune" di Giulietto chiesa e la "Lista civica per la Repubblica dei cittadini" dove trovano spazio dinosauri immarcescibili quali Dario Fo e Franca Rame.
Tutti questi figuri mirano ad etichettare, strumentalizzare ed indirizzare la lotta dei Comitati che in Italia combattono contro nocività e devastazioni, ambientali ed economiche, cercando di cavalcarli a proprio uso e consumo, preoccupandosi che essi non possano nuocere al sistema dei partiti. Il tutto sulla flsariga del modello attuato fino a poco tempo fa dai partiti della sinistra radicale nei confronti dei movimenti no global e pacifisti, al fine di praticarne una lenta eutanasia.
Fortunatamente le frasi, i proclami ed i programmi portati avanti da questi personaggi dimostrano dimostrano chiaramente come essi dei nuovi Movimenti non abbiano davvero capito nulla.

Per quanto concerne il "cantiere per il bene comune" a parte la fesseria sulla "stupidità dei ricchi" tutta l'impostazione mi produce sinceramente un fastidio quasi fisico. Il disquisire di sinistra e democrazia cozza contro l'apartiticità assolutamente trasversale che è alla base dei Movimenti, mentre le amenità concernenti la dignità delle istituzioni e la partecipazione dei cittadini (magari per prendere visione dei bilanci "condivisi" come spesso è avvenuto in Italia) stridono di fronte a Movimenti che non intendono farsi rappresentare da niente e da nessuno, tanto meno dal rubagalline di turno che si presenta come "amico di famiglia".

Anche la "Lista civica per la Repubblica dei cittadini" non mi sembra comprendere le reali motivazioni che spingono proprio i cittadini a non accettare più che altri decidano in loro vece.
Un vecchio adagio dice che se qualcuno ha in testa un martello continuerà a vedere ogni cosa sotto forma di chiodo, il martello per tutti i manovratori è proprio il sistema dei partiti che fino ad oggi li ha in varia misura foraggiati, mentre i chiodi sono i cittadini che anzichè persone continuano ad essere considerati semplicemente "elettori".

Nella capacità di rifiutare ogni strumentalizzazione si giocherà proprio il futuro dei Movimenti che riusciranno a costruire qualcosa solamente riuscendo a rimanere liberi, trasversali ed impermeabili alle lusinghe della dittatura democratica.

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