Re: Il rifiuto della comunità.

Inviato da  franco8 il 30/8/2007 16:26:49
Citazione:

In un altro topic, si metteva in discussione quanto le emozioni dominano l'umanita' e quanto poco questa riesce ad essere razionale.

Credo di sapere che concordi con me.. che non è corretto considerare sempre e generalemnte sentimento e ragione in termini antitetici...
(Ma per esplicitare il concetto, ci vorrebbe, credo, una discorso a parte..)

SentieroCitazione:
Invito tutti ad un chiarimento rapido dei propri concetti espressi forse con parole che possono essere fraintese.....

Ehm! Intendi proprio "tutti", Sentiero?... o non piuttosto arturo in particolare?
ché per quanto mi riguarda, mi pare di aver detto anche troppo...
e c'è davvero poco da fraintendere in parole come "patetico" e "desolante"(per giunta in forma superlativa ), inserite in tre righe 3 di testo ( accusando per giunta gli altri (per colmo!) di essere a corto di "argomenti".... )
... O ti riferivi alla parola "laziale" ?!

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Per conto mio non c'è problema... Anche se un discorsetto di scuse un po' più sentite non guasterebbe...
Proviamo un attimo ad andare a ritroso....

Avevo scritto:
Citazione:

Io facevo riferimento alla "mancanza di saggezza" e anche di equilibrio...
(Fare l'analisi puntuale parola per parola o altro.. mi sembrerebbe tempo perso. Converrete. Passo oltre e lasciamo stare!)


Ritorno quindi sui miei passi e torno invece a riassumere il contenuto logico espresso dal #110 a cui mi riferivo nello specifico.
Per brevità non faccio l'analisi di tutti i punti ma riporto un mio commento personale...
"

+
dettaglio uno: indizio, in Ipotesi, della -disillusione non-maturata" (l'amarezza che nerone diceva "presunta"):
prealbe dice:
" Gli ultimi tre periodi, emotivamente li trovo attraenti: se avessi visto meno di quello che ho visto e ci avessi riflettuto meno di quanto invece ho fatto..."
Per conto mio, ciò mi dà l'impressione di aspettative tradite e deluse... cui si reagisce, quasi per dispetto, negando in assoluto tutte le possibili aspettative...
(Ciò non per analizzare le motivazioni di prealbe - che è padrone di pensarla come vuole -ma per dire che ci sono degli elementi concreti a monte della impressione "emotiva" che avevo avuto... Spero che sia chiaro quello che intendo)

+
dettaglio due:
Citazione:
la dimostrazione dell’insensatezza di certe teorie politico-sociali fondate su una immagine dell’uomo puramente ideologica e mai - mai! - verificata sul campo.

A quali ideologie mai fa riferimento!?
A quali concrete verifiche sul campo sta pensando ?
Ma il punto se vogliamo è un altro. Prealbe insiste spesso su questo punto: "voli pindarici", "ideologia", "non verificata", "non concreta" ecc. ecc...
Per certi casi ha ragione (appunto: non è lecito generalizzare come troppo spesso fa lui - come giustamente fa notare nessuno ) ma l'argomento dal punto di vista logico (se interpreto in termini corretti) non ha fondamento.
L'argomento infatti diventerebbe: siccome l'idea nuova non è stata verificata, allora è campata in aria e sbagliata.
Ne segue insomma che OGNI NOVITA' sarebbe sbagliata e improponibile...
(E questa volontà di "censurare" ogni "ideologia"... mi trona al punto precedente)


+
Citazione:

Per quanto mi riguarda, porre come modello sociale standard la modalità “Cristoforo Colombo” è una idea assolutamente devastante, spietata e, in ultima analisi, criminale.

Mah! .

Molto interessante, a tal proposito, il video che aveva linkato Timor.
Ma credo, purtroppo, che prealbe non mastichi bene l'inglese...

Facciamo un esempio... tanto per vedere se ci stiamo capendo.
Poniamo che vostro figlio (Ah! ho detto figlio! ) si sia deciso ad intraprendere una attività che voi disapprovate. Non solo perché non vi piace, ma perché siete sicuri al 100% che ne avrà solo guai da tutti i punti di vista (Non ho idea di cosa possa essere.. ciascuno consideri quello che vuole)...
Quali sarebbero le scelte "criminali"?
Ve ne sono di diverso genere:
- Ad un estremo (e perciò - in parte - ha ragione prealbe) : quella di lasciare vostro figlio assolutamente "libero", ma nel senso di... anche assolutamente solo (fraintendedo forse il senso della parola libertà?)... di non fornirgli nessuno "strumento", nessun consiglio, nessuna idea anche solo parziale e personale per capire, orientarsi ecc ecc
- All'altro estremo: avere la presunzione di saper tutto , di sapere come andranno le cose e cosa è meglio o peggio per lui. O, che è lo stesso se non peggio, credere che ci sia qualcun'altro che sia in grado di farlo... Toglergli la libertà di scegliere, scegliere per lui, al suo posto.

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