Re: corpo e sé (titolo provvisorio)

Inviato da  Al2012 il 3/9/2007 0:01:14
Un saluto a tutti.

Alla domanda:

<<Se per caso il corpo è un idea, una credenza molto stabile della mente?>>

“nessuno” risponde:

<<alla terza rispondo no. Semmai è il contrario. La mia "mente" è un epifenomeno del mio corpo, il risultato di una serie di processi chimci, fisici, elettrici. Di interazioni tra apparati e livelli corporei, e tra questo corpo che scrive e l'ambiente che lo circonda (compresi altri corpi che in esso si trovano). Ma so che non esistono risposte definitive a questa domanda, che ne sottende molte altre, relative alla coscienza, alla filosofia della mente, all'esistenza o meno della volontà e della libertà.

Proviamo a cercare assieme le domande, se ti va...>>

Sono d’accordo con il pensiero di “nessuno” per quanto riguarda che non esistono risposte certe e definitive.
Per questo penso che l’atteggiamento migliore sia quello dell’apertura verso nuovi “paradigmi” che, se non sono la verità in assoluto, rendono più comprensibile quei fenomeni decodificati “paranormali”, la cui esistenza “onesta” è ignorata e disconosciuta dalla “scienza ufficiale” (quella dell’uomo biologico simile ad una macchina, scomponibile in pezzi o organi.)

Vedere la “mente” come epifenomeno del mio corpo o cervello, fenomeno chimico/elettrico/fisico, mi pare riduttivo, comunque limitato solo alla manifestazione fisica di un “qualcosa” che è “oltre” alla materia.

Mente intesa come strumento della coscienza.

A questo punto la domanda potrebbe essere:

E’ la coscienza un fenomeno dovuto alla complessità biologica raggiunta da un organismo vivente, che seguendo una evoluzione casuale in continua competizione con l’ambiente ed altri organismi viventi ?

Oppure è l’evoluzione della coscienza che “forgia” il corpo biologico in una evoluzione sincrona tra materia e spirito, finalizzata al raggiungimento di una coscienza sempre più consapevole ?

<<cito Karl Pribram (neurofisiologo presso la Stanford University)>>

<< Da ciò che non ha distinzione (sunyata in tibetano)...
il pensiero crea le cose affettando la realtà in piccoli pezzetti che può facilmente afferrare.
Così se stai pensando stai creando cose.
Il pensiero non fa un rapporto, distorce la realtà per creare cose...
Non è che il mondo delle apparenze sia falso; non è che non ci siano oggetti là fuori, ad un certo livello di realtà.
È che se penetrate in esso e guardate l'universo attraverso un sistema olografico, voi arriverete ad una realtà diversa.
E quest'altra realtà può spiegare cose che finora sono rimaste inspiegabili scientificamente:
i fenomeni paranormali, le sincronicità, l'apparente coincidenza degli eventi.

Volendo sintetizzare il mio pensiero:

COSCIENZA UNIVERSALE (SPIRITO) => MATERIA <=>COSCIENZA INDIVIDUALE => COSCIENZA UNIVERSALE

La materia è la realtà che una coscienza riesce a percepire, e maggiore è il livello raggiunto nella evoluzione della coscienza, maggiore sarà la complessità materiale ed energetica percepita, fino al punto in cui “l’essere è cosciente di se stesso” della sua corporeità biologica –energetica, (che io definirei “Ego”), ma è anche cosciente della propria coscienza (che io definirei “Io” )….

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