Re: Articolo capolavoro di Miller

Inviato da  franco8 il 18/12/2007 15:39:12
Citazione:

Perché l'intervento statale c'è, quindi i "capitalisti" avrebbero ragione.

continuo a non vedere l' "ovvio" che sembri vedere tu...
(vedi #193)

Citazione:

...ed in genere vengono accontentati, a scapito non solo dei lavoratori ma anche dei loro colleghi non collusi con la mafia statale,
e tanti saluti alla solidarietà di classe.

Beh! Ma allora questa "separazione" tra capitalisti e lavoratori, di fatto, c'è o no!?

Citazione:

L'astrusa teoria comincia quando si interpreta questa collusione tra stato e grande capitale come esempio dei danni del capitalismo,

Insomma se di "grande capitale" stiamo parlando...(tale teoria... quale?) può essere sicuramente discutibile... ma non non mi pare poi tanto "astrusa"..
Semmai può essere "semplicistica" , parziale, incompleta o quello che vuoi... ma non certo "astrusa"...

Citazione:

come se lo stato non esistesse e non interferisse pesantemente nel mercato.

" interferisce", ma sono i "capitalisti", in buona sostanza, a decidere dei propri capitali...
(e "alcuni" hanno anche gran peso, come giustamente tu dici, sulle "intereferenze")
E poi.. Resta la fondamentale differenza tra "controllo" e "interferenza".
Quindi continuo a non vedere l'ovvietà delle deduzioni...

Citazione:

Intanto il potere di legiferare e di imporre le proprie leggi con la forza, oltre a quello di rubare i soldi alla gente pena la galera c'è l'ha solo lo stato.... Per quale motivo logico dovrebbe essere legittimo questo potere nessuno lo sa.

e su questo, siamo più o meno d'accordo.

Citazione:

Innanzittutto la proprietà dei mezzi di produzione, se te la sei guadagnata, non si capisce perché dovrebbe venirti sottratta.

(*)
la questione non era posta in questi temini... ma il principio generale che dovrebbe essere abbastanza comprensibile è che a tutto c'è un limite ... e nulla può essere esteso a principio assoluto, inderogabile, ma tutto vale comunque fino ad un certo punto...
E quindi, in ogni caso non c'è "merito" e "valore" che possa giustificare certi "poteri":
(come dicevamo sopra al #177):
E' "ingiusto" che un'uomo abbia il potere di decidere e determinare il destino di altri uomini (molti altri); avendo inoltre come unico

obiettivo (o almeno prioritario) quella del (proprio) profitto individuale... non solo: pretendendo di avere il sacrosanto e inviolabile diritto

di poterlo fare senza interferenza alcuna di chicchessia.

a dirla tutta mi sembra che questo si collega a quanto accennato (non mi ricordo dove .. ma aveva a che fare con quanto diceva

Rothbard stesso , se no sbaglio):
che cioè che bisogna esser "bravi" a mantere la propria ricchezza...
/quindi è il "mercato" che ti "sottrae" la ricchezza se non fai quello che va bene al "mercato"... (?) /
(in altri punti dite addirittura che nel "Libero Mercato" non ci si arricchisce nemmeno, perché il profitto in pratica non c'è...)
Quindi ... diciamo che a questo punto dovreste chiarire cosa dovrebbe accadere nel "Capitalismo Ideale":
- o la ricchezza che ti sei guadagnato te la tieni e continui ad accumulare quella che deriva dal capitale stesso (e quindi non lavori)
- o te la devi continuare a guadagnare sempre e quindi "lavori" perchè il "mercato" te la può sottrarre.

In più, mi pare, che confondiamo finora tra:
- l'imprenditore (il "gestore" se vogliamo)
e
- colui il quale raccoglie la rendita del capitale (per il quale il suo lavoro non è affatto essenziale)
(esempio: supponiamo che vinca milione alla lotteria... li investo come voglio... Secondo te con quel che rendono avrei la necessità di lavorare?!)

(*) Come dicevo tempo addietro, invece di scrivere "non si capisce" potresti anche scrivere "non capisco".. (Scherzo dai!)

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