Re: Il volontariato è utile?

Inviato da  Erebyte il 6/12/2005 19:58:18
Comprendo ma non condivido i tuoi ragionamenti.

Ti spiego il perchè.

Secondo me parti dal presupposto sbagliato che lo Stato, inteso come l'entità che prende i soldi dei cittadini, sia in grado di redistribuirli secondo dei criteri equivalenti a quelli del volontariato.

In teoria dovrebbe essere così. In pratica no.

In pratica lo Stato è un insieme di politici il cui unico scopo nella vita è acquistare e mantenere il potere; il potere si ottiene con i voti e i voti con il consenso.
Il consenso è più facilmente ottenibile elargendo favoritismi e doni ai propri elettori o potenziali elettori rispetto al fare opere di bene.
Scendendo ancora più nel pratico mi pare evidente che lo Stato ha una sua forma intrinseca di inefficienza dovuta a malagestione se non addirittura a corruzione.
Questa osservazione è tanto più vera per lo stato italiano in cui i mafiosi invece di finire in galera vengono mandati a governare il Paese.
Dare ancora più soldi a uno stato simile mi sembra una follia.
Questi soldi in più verrebbero usati, nella migliore delle ipotesi, per tappare i buchi di bilancio o per fare manovre preelettorali : mi suona strano che possano essere usati in beneficienza.

Inoltre se anche questo fosse vero la redistribuzione delle risorse avverrebbe secondo i criteri politici del momento : per cui ora verrebbero dati soldi alle organizzazioni cattoliche, domani a quelle laiche spiazzando quelli che lavorano nel settore.

Ti voglio fare un esempio pratico.

Prendi le carceri. L'Italia ha delle carceri che sono vergognose. Perchè ?
Perchè i carcerati non votano e non hanno alcun peso politico e quindi sono ignorati.
Se lo stato ha da raggranellare qualche spicciolo, li pesca proprio dalle risorse destinate a chi ha poco peso politico ovverosia quelli che maggiormente necessitano di solidarietà.


Eliminare il volontariato avrebbe anche un altro inconveniente.
Un volontario offre qualcosa che vale più del semplice denaro : offre il proprio tempo.
Lasciando perdere la retorica di questa affermazione, se si dovessero pagare gli stipendi di chi lavora in organizzazioni assistenziali se ne dovrebbero chiudere almeno il 90%.
Perchè quello che costa in qualsiasi organizzazione non è tanto il materiale quanto il lavoro umano, il tempo.


Un altro aspetto negativo sarebbe quello già accennato della politicizzazione.
Prendi un esempio un pò estremo : internet.
Anche internet, a parte la miriade di blog individualisti, ha delle aree di utilità pubblica gestite da volontari.
Se queste persone venissero stipendiate dallo Stato cosa ne sarebbe della loro libertà di azione, della loro libertà di pensiero ?
Se Emergency (per fare un nome) dipendesse ad esempio dallo Stato non rischierebbe di venire in talune circostanze militarizzata ?

Dare troppo potere allo Stato è sempre pericoloso, soprattutto in Italia.


I politici in genere mancano della percezione dei reali problemi della popolazione per cui le loro risposte se non corrotte da interessi personali sarebbero comunque lente e tardive.

Inoltre affrontare in prima persona il problema dell'assistenza permette a molti cittadini sia di avere delle gratificazioni personali, sia di maturare quel senso democratico e indipendente che è essenziale in qualsiasi democrazia moderna.
Non dipendere direttamente dallo Stato permette di abbandonare quella idea statalista e un pò italiana dello stato mamma.

Se una organizzazione è indipendente dallo Stato chiunque può entrare a farne parte donando il proprio tempo e quindi garantendo una maggior trasparenza alla gestione della stessa.
Se qualcosa non va è più facile intervenire; trattandosi di una sorta di delocalizzazione delle risorse si evita di dipendere da un potere centrale le cui scelte raramente (diciamo mai) sono condivisibili dalla reale maggioranza del paese.
La presenza di molte organizzazioni volontarie permette invece di dare a tutte le correnti di pensiero un proprio spazio e di cambiare le cose dal basso.

Se lasciassimo fare allo Stato rischieremmo tutti di perdere quella percezione di solidarietà, il valore del dedicarsi agli altri e diventeremmo forse ancora più egoisti ed individualisti di quello che siamo già.

Anche se vivessimo in uno Stato ideale (utopico aggiungerei) ci sarebbe sempre chi, volendo migliorare le cose, dedicherebbe parte del proprio tempo e delle proprie risorse agli altri.
Vietare a queste persone di fare questo sarebbe ingiusto oltre che impossibile !

Certamente neanche le organizzazioni no-profit sono esenti da aspetti negativi; vi sono sempre quelli che aderiscono per tornaconti esclusivamente personali : sociali e in taluni casi addirittura economici.
Ci sono politicizzazioni e cattive gestioni però in fin dei conti meglio che delegare le scelte e il potere allo Stato.
Questi aspetti non sminuiscono il lavoro di chi ci crede veramente.


Quindi, rispetto a te, la penso esattamente al contrario : per me dovrebbe esistere solo il volontariato senza alcuna ingerenza (politica o economica) da parte dello stato.

PS: pensare che un Gino Strada "possa essere asservito, seppur involontariamente, agli strateghi del terrore" non ti pare un pò estremo ?

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