Re: Petizione contro la mattanza dei delfini.

Inviato da  Al2012 il 1/3/2008 12:01:14
Grazie Florizel,

Perché ho aperto questo “topic” ?
Perché, girovagando sul web, (come spesso succede si cerca un tipo di informazione e si finisce per incontrane un’altra) mi ha colpito, e per questo l’ho riportata su LC.

Sono rimasto colpito dal filmato, e ho firmato anche se questo non serve a niente, mi fa piacere essere su quella lista.

Nel mio immaginario il “delfino” rappresenta la “gioia di vivere” ovviamente questo è una sensazione personale, discutibile, ma per me è così.

Pyter forse ora comprendi, perché ho trovato i tuoi interventi completamente fuori posto, e poco rispettosi ed insensibili.

Per me il “fatto” è la “mattanza”, non il “gruppo” che denuncia il fatto.

Il macello è un atto cruento e violento inevitabilmente. Indispensabile se vuoi integrare la tua alimentazione con le proteine della carne.

C’è una massima che dice: “Non è importante quello che fai, è importante come lo fai”.

La nostra culturale industriale/commerciale ha trasformato la natura in un prodotto commerciale.

Per noi “il mangiare” è diventato “consumare un prodotto industriale” si può dire, con una frase ad effetto, che viviamo per mangiare e non che mangiamo per vivere.

Il mondo industrializzato produce cibo che potrebbe sfamare circa 10 miliardi di persone, sulla terra siamo circa 6 miliardi, di cui 2/3 sottonutriti, potete immaginarvi, quanto prodotto/cibo viene gettato via !!!

Una mega industria del cibo, che impone ritmi industriali, ritmi commerciali, ritmi di trasporto, tutto sto casino frenetico e disumano, per produrre prodotto/cibo che poi per una alta percentuale viene gettato via !!!!

Disboschiamo, per avere pascoli e poter allevare hamburger e fettine, l’industrializzazione del cibo, da quello animale a quello vegetale, ha forse alleviato la fame del terzo mondo ?
O ha solo trasformato l’esistenza in un prodotto industriale ?

Quando mangio una fettina di carne, non ingerisco solo le proteine animali, ma ingerisco anche il “sistema” che mi ha portato la fettina nel piatto.

Penso che sia un dato scientifico, che lo stress del macello, del trasporto generano nell’organismo biologico dell’animale (come nell’uomo) determinate sostanze (potremmo definirle informazioni chimiche) che con l’atto della morte rimangono all’interno dell’organismo.

Non credo che sia così infondato pensare che quando mangio un pezzo di carne (anche una verdura), in realtà ricevo anche le informazioni chimiche riguardanti tutta l’esistenza del “prodotto biologico”.

Se noi trattiamo l’alimento e tutta la catena alimentare come un prodotto, e poi così sbagliato pensare che, come nelle tecnologia “ogm”, il nostro sistema produttivo inserisce informazioni estranee all’organismo ? Informazioni che condizionano la nostra esistenza? Siamo quello che mangiamo in tutti i sensi.

Dal mio punto di vista è evidente lo squilibrio della nostra cultura materialistica, che inevitabilmente si ripercuote e si manifesta in tutte le nostre attività.

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