Re: L' angolo delle cose che non si sa se ridere o piangere

Inviato da  ivan il 5/1/2010 5:36:00
In illo tempore il marketing trovò una formula giusta per aggregare consenso elettorale: la promessa dell'aumento delle pensioni.

In giro non si parlava d'altro: tutti si facevano i conti di quanto ci avrebbero guadagnato.

Alle elezioni la gente si recò in massa a votare, con file ai seggi elettorali che non si erano mai viste, complcice anche una strana direttiva che a loro dire doveva snellire.

Ovvio chi vinse allora le elezioni.

Il modello fece presa nel mondo della politica e fu un susseguirsi di promesse.

A 10 anni di distanza, si colgono i frutti di questo modo di fare della politica nostrana.

Leggiamo su un blog:

Citazione:


Stipendi da terzo mondo, servizi da terzo mondo, politici da terzo Mondo. Tutto torna.
"Gli stipendi lordi degli italiani sotto la media Ue del 32,3%. Non solo tasse, pesano i contributi sociali. L’Ocse: buste paga al 23esimo posto". Tra i commenti, un pensionato scrive: "Stamane ho controllato il versamento della pensione di gennaio 2010, ho notato che è stata ridotta di 14 euro rispetto a gennaio 2009. Quale sarà il motivo? Non è una pensione d'oro, è quella di un pensionato che ha versato contributi per 38 anni, come mai questa riduzione? Forse mani in tasca ai pensionati tutto di nascosto vero ....? Mi scuso con la redazione, non sapevo a chi rivolgermi visto che telegiornali e giornali non ne hanno parlato. Qualcuno mi può spiegare la riduzione ?" (dal Corriere) Fiorella B., Milano




http://www.beppegrillo.it/2010/01/stipendi_pensioni_e_politici_da_terzo_mondo.html#comments

Sempre in tema di semplificazione, nell'ottica di stare sempre dalla parte del cittadino, leggiamo sul Il Messaggero :

Citazione:


2010, odissea per gli invalidi civili


Dal 1° gennaio 2010 per presentare la richiesta di invalidita' civile non ci si deve recare piu' alla Asl competente, ma inviare telematicamente la richiesta; per fare cio' bisogna avere un Pin e un Pc e un po' di destrezza nel saperli usare. A questa domanda bisogna allegare il numero del certificato medico che il nostro Dottore deve inviare in maniera telematica dopo essersi recato personalmente all'Inps per essere autenticato: il problema e' che si sono autenticati in tutta Roma solo 16 dottori.

L'Inps da' i nomi e cognomi ma non gli indirizzi telefonici dove rintracciarli. Sull'albo dell'ordine non danno recapiti. Solo dopo un'ora sulle pagine gialle ne trovo 9 su 16 e ovviamente non sotto casa. Io devo presentare la domanda per mio figlio tra un mese, un giorno dopo il compimento del suo 18° anno di eta'. Dovro' andare da un medico che non conosco ,pagare il certificato una seconda volta (per scrupolo avevo gia' fatto fare dalla mia Dott.ssa quello cartaceo) e recarmi una seconda volta dal dottore per prendere brevi manu il certificato spedito. Alla faccia della semplificazione: ma perche' solo 16 dottori si sono certificati?



http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=86487&sez=DILLOALMESSAGGERO



Notare: "inviare telematicamente la richiesta".

Sempre in illo tempore, il marketing suggerì un'altra formula alla politca, le tre i: "internet, inglese, impresa".

Con questo obbiettivo, illustrato dai manifesti elettorali con il politico in posa seria e pensosa, l'inconscio collletivo percepiva un'idea di progresso che ci avrebbe proiattato trionfanti nel futuro.

A un decennio di sitanza, ancora una volta vediamo chi ha saputo raccogliere per davvero i frutti del savoir-faire implicito dello spot:

Citazione:


IL sorpasso

Mentre in Cina se ne parla poco, in Giappone è quasi lutto nazionale. Il sorpasso cinese. Oramai è pressochè ufficiale: l’economia cinese, che quest’anno nonostante tutto e tutti pare continui a crescere attorno al 9%, ha superato quella giapponese. La Cina è dunque diventata ufficialmente la seconda potenza economica mondiale. Per lo meno in dollari, la valuta di “riferimento” per questo tipo di calcoli (ma chissà per quanto ancora: teniamo d’occhio lo yuan, che già viene di fatto utilizzato per scambi commerciali in Asia).
La maggior parte della stampa giapponese vive questo storico sorpasso con moderazione e invito alla riflessione, ma non mancano editoriali nazionalistici (Sankei Shinbun) e accuse al nuovo governo di centrosinistra (installatosi da appena 4 mesi…) di non non aver fatto abbastanza per fermare l’avanzata cinese. La cosa più interessante è che invece in Cina governo e mass media non sembrano “pompare” la notizia: probabilmente, come osserva guistamente Francesco Scisci su La Stampa, per evitare che il primato economico obblighi Pechino ad assumersi maggiori responsabilità finanziarie, politiche e militari nel mondo. Cosa che i dirigenti cinesi vogliono evitare o quanto meno rimandare il più possibile



link: http://mir.it/servizi/ilmanifesto/furore/?p=52

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