Re: L' angolo delle cose che non si sa se ridere o piangere

Inviato da  sitchinite il 15/3/2012 7:57:38
Credo che tu stia facendo confusione...
siccome non hai dato datazioni (ipotetiche o meno) non si può dedurre molto, ma visto che parli di teoria ufficiale, questa sostiene che le americhe vennero popolate a partire dai 30mila anni fa circa in una rotta che dal medioriente passa per cina e siberia, attraverso il nord america, e giù fino al mexico e poi in tempi più recenti (15mila anni fa circa) fino al cile.
In oceania lo spostamento iniziò ad avvenire intorno ai 40mila anni fa tramite il subcontinente indiano.

Gli studi che hanno portato a questa teoria sono abbondantemente divulgati e reperibili, se ne trovano dei buoni riassunti nel sito del genographic project (a cura di spencer wells). Anche nel già citato sito di Dienekes si trovano lunghe discussioni e i links a tutti gli studi originali.

In realtà le scoperte continue tramite le tecniche di admixture stanno tracciando sempre nuovi scenari che comunque confermano in pieno l origine africana (di recente l' adamo Y-cromosomale é stato ridatato da 68mila anni fa a 144mila anni fa - ad opera di uno dei maggiori genetisti , l' italiano Fulvio Cruciani) anche se son stati evidenziati stanziamenti in america che non sono passati dalla siberia. In più sono stati trovati nel medioriente già 50mila anni fa tracce dell' aplogruppo D, uno dei 5 gruppi che definiscono la popolazione mexicana, il che indicherebbe che una parte della popolazione mexicana sia di origine anatolico-iraniana.

Anche qui, gli studi sono accessibili online, basta iscriversi ai siti di genetica e comprare gli articoli (non costano nemmeno molto, alcuni hanno un prezzo tra i 3 e i 12 dollari).



Citazione:

ivan ha scritto:
Australia e America hanno una cosa comune: la negazione che gli indigeni siano lì da sempre.

La versione ufficiale parla di popolazioni lì migrate in alcune epoche storiche attraverso tortuose perigrazioni su istimi creati dalle mutate circostanze climatiche.

Il tutto ovviamente corredato da opportuni studi sul DNA che mostra i lontani cugini in Asia centrale e Corea con tanto di gradiente spazio-temporale diretto verso le Americhe e l'Australia.

Ovviamente non si ha accesso facile al materiale che prova questo gradiente temporale e geografico che parte dalle parti dell'Africa e si propaga e si spinge fino alla terra del fuoco passando anche per le remote isole del pacifico.

Quindi in sostanza questi studi non si possono confutare direttamente per inaccessibilità agli atti e comunque generalmente ci si fida della divulgazione scientifica che offorno appunto questa versione dei fatti che vuole l'Africa come culla dell'umanità.

Purtuttavia nel mobile sotto la tv c'è ancora qualche video cassetta di vecchi western cult nel loro genere, come ad esempio "un uomo chiamato cavallo".

E c'è pure l'antenna parabolica sul tetto con un cavo collegato ad alcune scatolette con elettronica cablata.

E così tra una televendita di attrezzi unici per la cucina, un episodio dei Simpson, un film in bianco e nero ci capita qualche servizio sugli indiani ed indio d'america nonchè sugli aborigeni australiani.

E si scoprono così cosette interessanti che guarda caso mal si conciliano con la storia degli istimi, quali provvidenziali ponti su cui passava la carrozza di Ombre rosse, che si sono creati perchè buona parte dell' acqua del mare aveva altri intrattenimenti sia a nord che a sud.

Come in altri ambiti ultra dibattuti appassionatamente nel particolare ma quasi mai nel generale ancora una volta la verità è nella visone dell'insieme dei pezzi.

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