Re: Al Vaticano non basta la morte cerebrale

Inviato da  Notturno il 4/9/2008 16:27:15
Ciao Gaia

Sono perplesso:


< Zack Dunlap non ricorda molto del giorno in cui “morì” ma ricorda bene di aver sentito un medico dichiarare che lui era un “morto cerebrale” e ricorda di essersi sentito incredibilmente infuriato >

Ci si limita al ricordo di Zack oppure la dichiarazione di morte cerebrale ha seguito tutto l'iter previsto dal protocollo???

Ti ricordo che ci vogliono diversi medici per dichiarare la morte, non basta che venga detta "a voce" da un dottore.... c'e' tutta una trafila da seguire e moduli da riempire.

Certo.... se fossi in coma e riuscissi a sentire qualcuno che mi da per spacciato, credo che "resusciterei" apposta al solo scopo di inseguire quel tipaccio a calci nel sedere per molti molti Km.

Per quanto riguarda la "Oppressione di Stato", non sono d'accordo.

E' una legge molto avanzata che dice: "Se la faccenda ti interessa e non vuoi donare i tuoi organi fammelo sapere, altrimenti vuol dire che non ti interessa oppure che sei d'accordo".

La tua libertà di decidere non viene "negata", solo "regolamentata"... cerchiamo di non essere allergici a qualunque regola, altrimenti nascono rischi di altro tipo.

A me pare tutto molto sereno e pacifico, oltre che molto "civile".

Le rivoluzioni contro le "oppressioni" meriterebbero motivi piu' seri (o piu' psiconani)

Sono d'accordo anch'io: la morte apparente in relazione al battito cardiaco è pericolosissima.

L'unico modo per scongiurarla e' attendere la putrefazione.

Ma a me pare troppo.

Sui trapianti si tratta di decidere: tutelo chi "foooooooooorse" (in base a non chiare, misteriose e indimostrate teorie) è vivo, malgrado risulti cerebralmente morto, oppure tutelo chi è SICURAMENTE vivo?

Io opterei per la seconda strada.

E così ha fatto anche lo Stato.

Ci sono occasioni in cui PERFINO lo Stato fa la cosa meno sbagliata!


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