Re: Al Vaticano non basta la morte cerebrale

Inviato da  _gaia_ il 4/9/2008 22:41:31
Notturno Notturno.. su certe cose mi trovo anche d'accordo con te, sai, ma c'è da fare un attimo di chiarezza su alcuni punti.

Prima dici:
Citazione:
dammi un caso in cui un "dichiarato morto" (utilizzando il sistema della morte cerebrale) sia successivamente resuscitato....

Poi però, di fronte appunto a un esempio, cerchi ogni appiglio per vedere se non sia, in buona sostanza, una bufala.
Citazione:
Ci si limita al ricordo di Zack oppure la dichiarazione di morte cerebrale ha seguito tutto l'iter previsto dal protocollo???
Ti ricordo che ci vogliono diversi medici per dichiarare la morte, non basta che venga detta "a voce" da un dottore.... c'e' tutta una trafila da seguire e moduli da riempire.

Pare infatti l'abbiano fatto.. Ma queste tue domande mi fanno sorgere il dubbio che tu non abbia letto una sola riga dai link che ho postato, ecco perché ti metto qua i passaggi che interessano le tue perplessità.

(...) 36 ore dopo l’incidente i medici eseguirono una PET scan del suo cervello e informarono i genitori, assieme a tutti gli altri membri della famiglia presenti in ospedale, che il sangue non affluiva più al cervello di Zack il quale era in stato di “morte cerebrale”.
I medici mostrarono la radiografia del cervello di Zac ai suoi genitori e Doug Dunlap ha detto alla Morales “Non c’era la minima attività cerebrale. Il sangue non circolava affatto.”
I genitori disperati erano di fronte alla terribile decisione di lasciare il proprio figlio collegato ai macchinari che lo tenevano in vita o di staccare la spina e lasciare che il corpo seguisse il suo cervello nella morte.
“Non lo volevamo come un vegetale” disse Doug Dunlap “Non sapevamo cosa gli sarebbe capitato. Dicevano che era in morte cerebrale e che non era più vivo, quindi ci stavamo preparando al peggio”.
Zack aveva dichiarato sulla sua patente che voleva essere un donatore di organi, (...)
La decisione era presa, c'era solo da attendere diverse ore affinché una squadra per l'espianto arrivasse in elicottero. (...)
Circa quattro ore dopo i medici dichiararono Zack morto, un infermiere iniziò la preparazione di Dunlap.
I suoi cugini, Dan e Christy Coffin, entrambi infermieri, erano nella stanza. Qualcosa nell’aspetto di Zack fece pensare loro che non era proprio morto come dicevano i medici. Su un intuizione, Dan tirò fuori il suo coltello a serramanico e fece scorrere la lama sulla pianta di un piede di Zack.
Il piede si ritrasse ma un altro infermiere disse che si trattava di un riflesso condizionato, poi Dan Coffin ficcò un'unghia della mano sotto una delle unghie di Zack. Zack spostò di colpo il braccio verso il suo corpo, e questo, l’altro infermiere era d’accordo, non era un riflesso condizionato, era un segno di vita. (...)
I medici avvisarono la famiglia del fatto che Zack aveva subito un profondo danno a livello cerebrale che avrebbe potuto impedire il suo ritorno ad una normale vita attiva, ma cinque giorni dopo aprì gli occhi e 48 giorni dopo l’incidente uscì dal centro riabilitativo e tornò a casa (...)


Questo è Zack durante un'intervista (e QUI c'è anche un video).
Direste che ha avuto il cervello non ossigenato per una quarantina di ore o forse più? E che è stato dichiarato morto da un'équipe di medici, e che era pronto per l'espianto quando qualcuno si è accorto che morto non era?
(io sono sbalordita, sinceramente, ma non mi va proprio di parlare di 'miracolo'. I miracoli sono quelle cose che l'attuale establishment scientifico non vuole spiegare per auto-inflitta ottusità, ma che potrebbero essere spiegati con un po' di apertura mentale. Chiusa parentesi.)



Al link della traduzione italiana c'è una frase emblematica:

Zack è vivo per il buon senso e la determinazione dei suoi cugini che non si sono rassegnati alla diagnosi dei medici, ma hanno testato loro direttamente le reazioni di Zack allo stimolo del dolore dimostrando che era vivo. Avrebbero dovuto farlo i medici che al contrario sono più propensi a salvare gli organi piuttosto che salvare i legittimi proprietari.
Zack è stato intervistato da una rete nazionale americana; in Italia nessuno gli avrebbe dato spazio come dimostrato nel caso di Toni Mangogna (del tutto simile), per paura che si metta in discussione la "morte cerebrale".

Questo tema ha delle implicazioni semplicemente enormi (e terribili), come diversi casi hanno dimostrato.
Sono diversi i casi, anche in Italia, in cui si sospetta come minimo che i medici non abbiano davvero fatto tutto il possibile per salvare un paziente, preoccupandosi invece di fare tutto il possibile perché i suoi organi giungessero integri all'espianto: spesso c'è anzi il sospetto che abbiano "etichettato" fin da subito un paziente come "donatore" e da quel momento abbiano tralasciato di operare le possibili cure in favore invece delle procedure previste per preparare un corpo per l'espianto.
Sembra fantascienza eh? Sembra un film distopico..

Ripeto: non sappiamo cosa accade in una persona dichiarata in morte cerebrale.
Il mio desiderio è che i guru della scienza medica possano partire da qui per una seria riflessione, senza tabù e pressioni nefaste.

Tu dici che a te sta bene ritenere morto un uomo in base al verdetto di morte cerebrale. Bene, lo accetto, è una tua idea/scelta, legittima.
Il problema è che qualcuno ha pensato di far assurgere una determinata posizione a legge, di fatto discriminando tutti coloro che non concordano con quella posizione (pure medici che ne contestano la validità). E discriminare, in questo caso, significa che qualcuno potrà giocare impunemente sulla tua pelle.
Per non parlare della propaganda pro-espianti che proviene dai media.. ma questo è un ulteriore aspetto di discussione.

PS:
guarda anche il video "intervista a Silvana Mondo", nel sito www.antipredazione.org (lo trovi cliccando in alto a destra).

PPS:
Citazione:
se fossi in coma e riuscissi a sentire qualcuno che mi da per spacciato, credo che "resusciterei" apposta al solo scopo di inseguire quel tipaccio a calci nel sedere per molti molti Km

Com'è piccolo il mondo.. :D
Zack (...) ricorda bene di aver sentito un medico dichiarare che lui era un “morto cerebrale” e ricorda di essersi sentito incredibilmente infuriato.
“Per fortuna che non mi potevo alzare per fare quello che avevo voglia di fare”, dice (...) “Probabilmente saremmo volati insieme fuori sfondando la finestra”

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