Re: Al Vaticano non basta la morte cerebrale

Inviato da  florizel il 26/9/2008 13:26:41
Notturno
Citazione:
stiamo dicendo che i medici (ed altri) stanno violando la legge e restano impuniti perché hanno interessi economici?

Visto che elargisci consigli a destra e a manca circa la necessità di rileggere i commenti, fai valere la cosa anche per te: da nessuna parte si è affermato che i medici stiano violando la legge. Anzi, si afferma che la legge stessa tutela quelle che potrebbero essere definite delle vere e proprie “arbitrarietà”.

Ovviamente, se non ci si mette d’accordo sul concetto di morte sarà difficile individuare se tale arbitrarietà sussiste o meno.
Altrettanto ovviamente, spostando il discorso sulla “legge” e non sui presupposti che la rendono necessaria, si rischia di trasformare il “soggetto” su cui essa agisce in “oggetto” che da essa dipende.

Citazione:
non mi interessa molto (in questo frangente) sapere che qualcuno ruba, ma sapere se la legge sul furto sia giusta o no. Le argomentazioni che riguardano questo àmbito non hanno tanta rilevanza.

A quanto pare, in questo caso “rubare” (il termine non è del tutto errato) è tutelato dalla legge.

Citazione:
alcune funzioni corporee si spengono più lentamente di altre e permangono anche DOPO la morte cerebrale.

Scusa, ma in relazione al link stai dando per scontato che quelle funzioni seguano, appunto, la morte cerebrale. Mentre qui si sta dicendo che in loro presenza NON SI PUO’ parlare di morte definitiva.
Lo affermi anche te quando scrivi che in presenza di una seppur > "debole attività elettrica cerebrale", allora siamo fuori della legge.<
Francamente, il processo mentale che poi ti porta a ritenere quelle stesse funzioni compatibili con la definizione di morte tout court, appare perverso.

Citazione:
Ma io non me la sento di chiamarla “vita” una condizione in cui il corpo è solo un guscio vuoto, una massa di carne, senza quella funzione fondamentale perché un uomo lo si possa considerar tale: la funzione cerebrale.

Ma questo nessuno te lo toglie, è un tuo diritto stabilire DOVE sia il confine tra quello che TU ritieni morte definitiva o possibilità di vita. Il punto è che una legge che prevarica ciò che un altro individuo può pensare della morte, è una legge INGIUSTA.

Citazione:
Nessuno, credo, potrebbe definire “vivo” un corpo in cui il cuore non batta, il cervello è fermo da giorni

Se non vado errato, al cuore che continua a battere non è stata data la dovuta importanza riguardo alla definizione di “morte” (vedi post 33: secondo me il "ragionevole limite" per un uomo è la perdita della funzione cerebrale. ). Leggere che fai un ragionevole passo indietro riguardo a questo aspetto fa piacere.

Citazione:
Sarebbe come attribuire ad un organo la stessa “dignità” riconosciuta al tutto.

E questo pare un principio cardine della medicina: la concezione dell’essere umano diviso per compartimenti stagni e il rifiuto di qualsiasi tesi circa l’espressione della vita OLTRE ciò che viene clinicamente stabilito essere. Convinzione che rende difficile riconoscere che SE un organo espleta ancora le sue funzioni, detta attività denuncia la partecipazione di tutto l’organismo a quella funzione, seppur impercettibilmente.

Citazione:
Sarebbe come dire che la legge tutela la gamba di qualcuno e non QUEL qualcuno che ha una gamba.

Ed è esattamente questo ciò che tutela la legge sugli espianti: tutela gli organi, non il “donatore”.

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