Re: Al Vaticano non basta la morte cerebrale

Inviato da  Notturno il 26/9/2008 19:44:49
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florizel ha scritto:
Notturno
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stiamo dicendo che i medici (ed altri) stanno violando la legge e restano impuniti perché hanno interessi economici?

Visto che elargisci consigli a destra e a manca circa la necessità di rileggere i commenti, fai valere la cosa anche per te: da nessuna parte si è affermato che i medici stiano violando la legge. Anzi, si afferma che la legge stessa tutela quelle che potrebbero essere definite delle vere e proprie “arbitrarietà”.


Per essere la stessa persona che aveva scritto: "E da questo momento ti prego di astenerti da qualsiasi commento che riguarda la MIA persona.
Farò lo stesso con te, con molto piacere."
, hai uno strano senso di coerenza e mi costringi a replicarti a dovere.

Io non ho mai AFFERMATO che i medici stiano violando la legge.

Ho CHIESTO se voi steste parlando di quello.

E la mia domanda era perfettamente lecita perché in molti momenti avete fatto riferimento alla "caccia agli organi", agli interessi che ci sono dietro, come alla vera motivazione che ha spinto la classe scientifica ad elaborare/approvare/sostenere il protocollo di Harvard.

Appare evidente a chiunque la liceità della mia domanda.

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non mi interessa molto (in questo frangente) sapere che qualcuno ruba, ma sapere se la legge sul furto sia giusta o no. Le argomentazioni che riguardano questo àmbito non hanno tanta rilevanza.

A quanto pare, in questo caso “rubare” (il termine non è del tutto errato) è tutelato dalla legge.


Flo..... ma perché sei così perentoria, io davvero non ti capisco.

Sembri animata da una rabbia interiore nel modo in cui ti esprimi e sinceramente non ne vedo il motivo, per quanto accalorante possa essere questa faccenda.

Io ti invito molto serenamente ad esprimere la tua opinione, supportandola con argomenti logico e scientifici, magari con qualche link e possibilmente senza dover per forza far ricorso al sarcasmo.

Dimmi, per cortesia, perché il battito cardiaco è il criterio GIUSTO per individuare il momento della morte.


Ti ho detto che ci sono stati casi di morte apparnte proprio perché il criterio cardiaco non offriva sufficiente sicurezza.

Quello cerebrale, così come inteso dal nostro legislatore, invece, si.

Perché e' "definitivo", "irrevocabile", ossia non si torna più indietro da quel momento, non ci si rimette il cappellone, come ha fatto Zack.

E' più chiaro così?
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alcune funzioni corporee si spengono più lentamente di altre e permangono anche DOPO la morte cerebrale.

Scusa, ma in relazione al link stai dando per scontato che quelle funzioni seguano, appunto, la morte cerebrale. Mentre qui si sta dicendo che in loro presenza NON SI PUO’ parlare di morte definitiva.
Lo affermi anche te quando scrivi che in presenza di una seppur > "debole attività elettrica cerebrale", allora siamo fuori della legge.<
Francamente, il processo mentale che poi ti porta a ritenere quelle stesse funzioni compatibili con la definizione di morte tout court, appare perverso.


Francamente a me pare perverso il tuo modo di leggere i post e di comprenderli.

Cercherò di spiegarmi meglio, ma non so quanto possa essere più "elementare"......

Allora.... Innanzitutto che le funzioni "residue" continuino dopo la morte cerebrale e quella cardiaca è una cosa che sto ripetendo da un pezzo... se ti interessa un supporto tipo link, ecc, dimmelo e mi faccio una bella ricerca e te la posto.

Se tu dici che in loro presenza non si può parlare di morte, allora vuol dire che tu sposti il momento della morte ad un altro riferimento.

Bene,vuoi dirmi, per cortesia, a quale momento lo sposti e perché?

In riferimento alla "debole attività elettrica cerebrale", insisto: la nostra norma non rende possibile parlare di "morte" in presenza di una debole attività cerebrale, dunque, di grazia, di che diamine stiamo parlando? Lo sto dicendo da almeno dieci post: ti dispiacerebbe così tanto leggermi con calma?

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Ma io non me la sento di chiamarla “vita” una condizione in cui il corpo è solo un guscio vuoto, una massa di carne, senza quella funzione fondamentale perché un uomo lo si possa considerar tale: la funzione cerebrale.

Ma questo nessuno te lo toglie, è un tuo diritto stabilire DOVE sia il confine tra quello che TU ritieni morte definitiva o possibilità di vita. Il punto è che una legge che prevarica ciò che un altro individuo può pensare della morte, è una legge INGIUSTA.


Florizel..... te lo chiedo con calma, scandendo le sillabe, con i sottotitoli e con i supporti audiovisivi: "LA LEGGE FA SEMPRE COSi'. SEMPRE!!!". Spiegami perché mai SOLO QUESTA VOLTA SBAGLIEREBBE!

E, per cortesia, rispondi!

Non sentirtene obbligata, ma se decidi di non farlo, non ripresentare la stessa questione sette volte, dopo aver glissato prima! Diventa un dialogo kafkiano!!!

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Nessuno, credo, potrebbe definire “vivo” un corpo in cui il cuore non batta, il cervello è fermo da giorni

Se non vado errato, al cuore che continua a battere non è stata data la dovuta importanza riguardo alla definizione di “morte” (vedi post 33: secondo me il "ragionevole limite" per un uomo è la perdita della funzione cerebrale. ). Leggere che fai un ragionevole passo indietro riguardo a questo aspetto fa piacere.


Solo nella tua testa, cara Flo.... mi dispiace ma i passi indietro esistono solo nella tua testa.

Quella mia frase continuava così: "...Eppure alcune funzioni continuano: l'ultimo pasto viene ancora digerito, alcune sostanze continuano ad essere trasformate, al suo interno, come quando era ancora vivo.
Che facciamo? Gli facciamo ancora pagare le tasse e l'abbonamento RAI?"


Delle due l'una: o leggi i miei post a spezzoni oppure spezzi le mie frasi a tuo esclusivo uso e consumo.... in entrambi i casi non è carino affatto.

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Sarebbe come attribuire ad un organo la stessa “dignità” riconosciuta al tutto.

E questo pare un principio cardine della medicina: la concezione dell’essere umano diviso per compartimenti stagni e il rifiuto di qualsiasi tesi circa l’espressione della vita OLTRE ciò che viene clinicamente stabilito essere. Convinzione che rende difficile riconoscere che SE un organo espleta ancora le sue funzioni, detta attività denuncia la partecipazione di tutto l’organismo a quella funzione, seppur impercettibilmente.


Flo, ma che accidenti dici!!!!!!!!

Un organo può BENISSIMO continuare a espletare le sue funzioni (per un tempo breve o meno breve) mentre altre parti sono morte e defunte da un pezzo!!!

La prova ce l'hai sotto gli occhi fin dall'inizio: Il cervello muore definitivamente, ogni funzione cerebrale è assente, l'elettroencefalogramma è piatto, non ci sono attività elettriche di nessun tipo e a nessun livello, eppure il resto continua a funzionare, almeno per un po'!!!

Eccoti smentita nella tua asserzione (peraltro priva di ogni tipo di supporto,come tutte le tue altre asserzioni,almeno fino ad ora)

Santa patata, ma di che hai ancora bisogno per capirlo???

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Sarebbe come dire che la legge tutela la gamba di qualcuno e non QUEL qualcuno che ha una gamba.

Ed è esattamente questo ciò che tutela la legge sugli espianti: tutela gli organi, non il “donatore”.


Gli organi che salvano la vita ad un altro essere umano. E' QUEST'ULTIMO che viene tutelato, non l'organo.

E' proprio vero che quando qualcuno indica la luna, lo stolto guarda il dito..... (ovvero, l'organo).

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