Re: Giorgio Bocca: "gli operai irrilevanti"

Inviato da  nessuno il 10/9/2008 15:26:19
E' interessante quello che scrivi. Peraltro, i tuoi articoli - su questo come su altri forum - li leggo da tempo. E mi piacciono pure (non tutti, non sempre, ma sono interessanti comunque).
Vorrei capire meglio una cosa. Tu ritieni che "la crisi" porterà "alla fine del capitalismo". Mi piacerebbe capire meglio perché lo sbocco di questa "crisi" dovrebbe essere diverso da quello di altre. Il "capitalismo" ha attraversato guerre, crisi energetiche, cambiamenti geopolitici immani negli ultimi duecento anni. Pure, ha saputo utilizzare ogni crisi per modificarsi e cambiare, mantenendo forza, potenza e attrattiva. In base a quali indicazioni questa volta, questa fase dello sviluppo capitalistico, dovrebbe portare ad un risultato differente?
E, ulteriore questione, mi pare che tu consideri "il capitalismo" come una specie di blocco monolitico di interessi. A me non pare le cose stiano in questo modo. Sulla scena ci sono molti attori, e non vanno così d'accordo tra di loro. Certo, gli USA sono il paese dominante, ed il modello economico capitalistico dominante. Ma al mondo esistono altri capitalismi (quello russo, o quello cinese; quello indiano, quello dei paesi del Sud America, quelli europei) che a volte sostengono, altre volte combattono gli USA, in funzione dei loro interessi di quel momento.
E la presenza di molti attori, ognuno dei quali cerca di incrementare il suo spazio politico, mi pare renda più probabile uno sbocco delle crisi non in termini di scomparsa del capitalismo, ma di sue modificazioni.
Che ne pensi?

Buona vita

Guglielmo

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