Re: Cogito ergo cogito?

Inviato da  ivan il 3/1/2009 7:00:10
Chiedo venia, anch'io non ho ancora smaltito le conseguenze del cenone di San Silvestro e, inoltre, non ho ancora consumato l'espressino e il cornetto di rito. Poi anch'io forse ho letto troppi fumetti e comunque sono scarso in filosofia.

Allora:
Citazione:

so_tutto ha scritto:
Mettiamola così: se adottiamo una prospettiva "fondazionista", che poi era quella di Cartesio, dovresti avere perfettamente ragione. Il pensiero non può puntellarsi sullo stesso pensiero per dimostrare la propria esistenza, non può avere se stesso come propria fondazione e giustificazione.



Perchè ?

A me viene spontanea la prospettiva "naturalista", prospettiva in cui " la frase invece ha senso abbastanza banale (come può averne "io cammino dunque sono", in quanto effettivamente esistere è una condizione necessaria per camminare).".

Perchè invece ad altri viene spontaneo "il voler risalire per forza al "fondamento assoluto" di tutto il nostro ragionare" ?

"Io" (come tutti i gli esseri viventi) mi accorgo di esistere proprio attarverso i sensi. Se non pensassi, senza i sensi mediati e guidati appunto dal pensiero, non sarei un essere vivente, sarei qualcos'altro.

Il fatto che "io" (come tutti i gli esseri viventi) sia dotato della facoltà del pensiero e dei sensi, è una conseguenza del fatto che io sia un essere vivente, il pensiero e i sensi non sono una premessa affinchè ci sia la vita, ma sono una conseguenza della vita.

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