Re: Amnistia per i rei: ...e alle vittime cosa resta?

Inviato da  Nero il 30/12/2005 11:30:13
Ave Nessuno,

(mi ricordi il laertide Odisseo, complimenti).

Hai ragione a rimarcare il problema terminologico sulle carceri, ma con la locuzione "problema delle carceri" si comprende, semplicisticamente, tutta quella ridda di problematiche organizzative, repressive, rieducative, umanitarie ecc. ecc. che riguardano il sistema penitenziario.
Quindi, a parte la stonatura terminologica, ci si riferiva anche ai detenuti.
Vero è, però, che il "problema amnistia" non riguarda esclusivamente i detenuti. Anzi, ad una analisi più profonda, ci si accorge che la componente "detenuti" non è neppure la principale tra le varie componenti sociali che vi concorrono.

Una nota ti devo muovere, Odisseo, inviti a "vedere la criminalità in un'ottica razionale" ma poi entri in divagazioni ipotetiche su reati che non esistono e "cosa sarebbe se esistessero".

La realtà è differente, non si va in galera per il permesso di soggiorno.
I reati compiuti dagli extra sono reati comuni (intendo agli italiani), poi ciascuno li può leggere come vuole, ci mancherebbe altro, ma la realtà resta questa.
Razionale sarebbe, innanzitutto, porsi il problema politicamente.
Non è possibile collassare il sistema carcerario con stranieri, per gran parte immigrati clandestinamente, che non vengono rispediti al mittente neppure quando sono giudicati rei.
Ciò, naturalmente, è a scapito di tutti noi italiani, ma anche (e soprattutto, direi) degli altri stranieri che vivono regolarmente sul nostro territorio.
Cui prodest questo stato di cose?

Vale

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