Re: AGGIORNAMENTO

Inviato da  audisio il 13/1/2010 15:53:46
Mc, no non ci siamo.
La funzione d'onda non è una funzione deterministica.
E' una funzione generatrice di probabilità.
Un esempio della differenza?
In una funzione analitica, nel momento in cui inizi a misurare assumi informazioni sulla stessa, nella funzione di probabilità l'informazione precedente non modifica per nulla il tuo status informativo.
Per dire, se conosci alcune misure sul volo di un'astronave e sai che si trova in un dato momento presso Giove e ne conosci la limitata velocità, puoi dedurre con probabilità 1 che la stessa non si potrà mai trovare nell'istante successivo presso Plutone.
Se invece fai delle misure su una funzione d'onda di un elettrone e trovi che l'elettrone si trova in un dato istante in un determinato stato quantico, nell'esperimento successivo potrà trovarsi in uno qualunque degli stati quantici definiti dalla funzione d'onda, appunto funzione generatrice di probabilità.
La tua informazione al riguardo è 0.
Non solo, la quantistica dice anche che ogni misurazione è determinata dall'interazione tra oggetto misurato e strumento di misura.
Tale interazione, di fatto, costringe la funzione d'onda a collassare in un determinato stato quantico.
Illuminante la diatriba al riguardo tra Einstein e Bohr:
"Albert Einstein non era soddisfatto del principio di indeterminazione, e sfidò Niels Bohr con il seguente famoso esperimento mentale: "Riempiamo una scatola con del materiale radioattivo che emette radiazioni casuali. La scatola ha uno sportello, che viene aperto e chiuso immediatamente, da un orologio, a un preciso istante, permettendo così a un po' di radiazione di uscire. In questo modo il tempo è già noto con precisione. Vogliamo ancora misurare la variabile coniugata energia, con precisione. Non c'è problema dice Einstein: pesiamo la scatola prima e dopo. L'equivalenza tra massa ed energia, derivante dalla relatività speciale ci permetterà di determinare precisamente quanta energia ha lasciato la scatola". Bohr ribatté come segue, per di più applicando l'equivalenza massa-energia sviluppata proprio da Einstein: "Se l'energia esce, la scatola è più leggera e si solleverà leggermente sulla bilancia. Questo cambia la posizione dell'orologio. Quindi l'orologio devia dal nostro sistema di riferimento stazionario, e quindi per la relatività speciale, la sua misurazione del tempo sarà diversa dalla nostra, portando ad un inevitabile margine d'errore". Infatti, un'analisi dettagliata mostra che l'imprecisione è correttamente data dalla relazione di Heisenberg."
Dunque, non è possibile effettuare misure senza creare la realtà osservata, l'osservatore di fatto col suo osservare costringe la potenza a trasformarsi in atto.
E' ciò che facciamo noi ogni giorno vivendo, creiamo la realtà che ci circonda.
Ossia, come diceva Ermete Trismegisto "come in alto, così in basso".
Il macrocosmo è modellato sulle stesse strutture ontologiche e gnoseologiche del microcosmo.

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