Re: Roberto Quaglia - I Fiduciosi e Gli Sfiduciati

Inviato da  Nirav il 3/1/2010 18:23:04
Definire “complottista” chi indaga sui grandi complotti della nostra storia, è una semplice presa per i fondelli. Solo in italiano esiste questa definizione. In lingua inglese si dice conspiracy theorists , ovvero, teoristi della cospirazione.
Il complottista è chi complotta non chi denuncia l’esistenza di complotti.

Ma non ci si fa scrupoli a ridicolizzare le idee altrui stigmatizzandole fin dal inizio con definizioni burlesche. Non c’è bisogno di consultare dizionari. Chi accetta di essere definito un complottista e un povero cretino senza rispetto per se stesso. Vi faccio solo un breve esempio: un gruppo di amici discute appassionatamente di economia e qualcuno dice: “l’aumento del debito finirà con il generare l’iperinflazione” e qualcun altro ribatte: “hei , iperinflazione, passami l’accendino”. E’ solo una presa per il culo, non vedo perché discuterne ancora.

L’11 Settembre non è un “complotto” ordito alle spalle degli americani e del mondo intero?
Beh! Chiamalo come cazzo ti pare, la sostanza non cambia, mica possiamo passare il nostro tempo con il dizionario in mano, che palle questi intellettuali attaccati più alle parole che alla sostanza.

I fiduciosi e gli sfiduciati, che belle le categorie, ora che abbiamo messo ognuno in una casella, tutto è più ordinato e chiaro, possiamo andare a dormire tranquilli.

L’autoattentato di Berlusconi è implausibile? E chi lo ha deciso? Ora abbiamo anche le autorità competenti per definire cosa è giusto indagare e cosa invece rappresenti una forma mentis.

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