La forza rivoluzionaria della follia

Inviato da  fedeshoe il 5/1/2010 16:51:14
Le circostanze e gli eventi mi hanno sospinto a grandi calci nel sedere verso i margini della civiltà occidentale, laddove domina un pensiero profondamente anarchico, laddove le regole non esistono, laddove alloggiano persone buone e pazienti, laddove si sfidano le regole imposte dalla società dei matti benpensanti.
Il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi dice che la follia è propulsore di immensa energia creativa, che solo le persone visionarie, quelle che in principio venivano additate dalla società come “folli”, sono in grado di cambiare il mondo.
Silvio Berlusconi si è fatto costruire un mausoleo nel giardino della sua villa ad Arcore e nella sua villa in Sardegna ha un porto per sottomarini.
Silvio Berlusconi un giorno dice una cosa, il giorno dopo il suo contrario. Come tutti i politici. Questo conduce ad un ragionamento molto semplice: la follia è entrata in Parlamento.
Siamo vittime di un golpe dei pazzi, quei pazzi benpensanti che si comportano in un modo e pensano tutto il contrario. Quei pazzi egocentrici che si esibiscono nei salotti televisivi, quei pazzi che ci governano e cercano di convincerci prima che c'è democrazia, poi dittatura, poi oligarchia, poi liberismo, poi terrorismo e comunismo.
Quei pazzi psicotico-schizo-bipolari hanno in mano le sorti del paese e delle nostre misere vite e si permettono di condannare atti vigliacchi che sono null'altro che le proiezioni delle loro menti contorte e cancerogene.
Perché le cose non cambiano?
A mio avviso non cambiano o per pigrizia o per mancanza di attributi.
Siamo tutti in preda ad una psicosi collettiva in cui gli esseri si nutrono solo di realtà virtuale in attesa di qualche strano miracolo che possa condurre qui da noi qualcuno in grado di trovare un linguaggio universalmente condiviso.
Che ci piaccia o no siamo vittime e carnefici della nostra situazione attuale tutti aggrappati a quel filo di speranza che si chiama verità.
Ecco la VERITA': agli occhi di Gesù Cristo, Gandhi, Martin Luther King o Einstein, siamo tutti profondamente ciechi e malati mentali, siamo tutti pazzi. Siamo tutti degli alieni alienati persi e dispersi nelle nostre microscopiche vite, nelle nostre piccole quisquilie quotidiane sul gol più bello o il politico più saggio.
Ormai tutto è stato detto, abbiamo sentito tutto. Dobbiamo solo tornare alla radice del Bene, dobbiamo approfondire e studiare il potere dei grandi saggi della storia, dell'arte, della letteratura. Dobbiamo riscoprire il potere insito in affermazioni del tipo: “Ho un sogno: che un giorno questa nazione si sollevi e viva pienamente il vero significato del suo credo: 'Riteniamo queste verità di per se stesse evidenti: che tutti gli uomini sono stati creati uguali'” o di parole quali pace, amore, giustizia, verità.
Credo che il bandolo della matassa vada ricercato nella follia insita nelle logiche di potere. Quel potere che ti porta ad avere nelle tue mani il destino di altri uomini, di altre coscienze. Quel potere dall'incredibile fascino che ti porta a dire: “So io cosa è giusto e cosa non lo è, se non decido io per gli altri non lo farà nessuno” oppure: “Io ho ragione, io ho la verità e se non la impongo il mondo crollerà su se stesso”.
Ma noi siamo liberi di essere e di creare, siamo liberi di scegliere i nostri maestri, le nostre guide spirituali, i nostri compagni di viaggio e di lotta.
Siamo noi i responsabili di tutto ciò che accade, siamo noi a creare la realtà con le nostre scelte. Io ho scelto, ho scelto un lungo cammino nei meandri della psichiatria, della follia, del disagio psichico, ho scelto di cavalcare la logica del paradosso: io son matto perché il mondo è matto.
Io sono me,
io sono folle.
E tu?

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