Re: dipietro e contrada a cena?

Inviato da  funky1 il 3/2/2010 21:43:54
La particolarità della vicenda è osservare persone che di solito vedono del marcio (anche a ragione) in quasi tutte le vicende di potere difendere un potente, ex sbirro, che non sa parlare italiano ma si è laureato in giurisprudenza in tempi da record, che ha fatto una carriera fulminate in magistratura e poi in politica e ha mandato in galera e al suicidio un filotto di persone, anche innocenti, e le cui inchieste venivano notificate prima ai giornali e poi agli indagati. Lo stereotipo della persona torbida. Però se la prende con uno peggio di lui, quindi va bene.

E' puro "relativismo complottista".

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