Re: Sgarbi: il BELLO ci salverà

Inviato da  Ingmar il 28/3/2010 3:21:53
Ciao benitoche <<Tutto l'egoismo o meglio tutto ciò che,nasce solo dalla nostra egoità,la nostra personalità,il conscio,il finto padrone,il mortale,è il male
Una delle due forme di male,non l'asinello il bue
L'Infante fino a tre anni è un angelo,quando muore un bambino non dovrebber essere fatti dei funerali normali ma qualcosa di grandioso xchè è morto un'angelo non un uomo,ancora non ha mangiato la mela>>

Ti rendi conto, sì che sei uno degli estremi di due scuole di pensiero diverse ? Una di queste afferma che tutto è egoismo, persino l'altruismo più gratuito se in qualche modo si arriva a trarre gratificazione al gesto.

<<una persona infantile e manefreghista è il massimo dell'egoità,incapace di donarsi,vive per se stesso,non fà famiglia,non affronta la vita,ma anche egli si scontrerà contro se stesso;
col tempo ,il quale è risaputo essere galant'uomo >>

Qui condivido, e pure la prima parte, nel principio. Qui mi dai l'allaccio per continuare il discorso. -- Infatti è da distinguersi l'egoismo di cui parlo sopra dall'egoismo immaturo menefreghista che associamo al termine "egoismo" e "individualismo", demonizzandoli. A mio parere ciò pecca di idealismo irrealistico, finendo per non curare il male, perchè è come demonizzare gli istinti in toto, ma questo è un altro discorso. Mi spiego, forse e semplicemente questione di definizioni, nel senso che tutto ciò che facciamo volentieri è riconducibile ad una gratificazione, in questo è incluso anche il pensare ad altri, "donarsi" questa gratificazione è la parte egoistica, che però può essere lungimirante e non dannosa, dire che è necessario fare a meno dell'egoismo è controproducente perchè porta a collegare necessariamente ad un sacrificio o ad una forzatura il non fare sempre cinicamente i propri interessi anche quando vanno a detrimento di qualcosa o del rispetto della dignità e delle esigenze di qualcun altro. Non sto affermando che sia il tuo pensiero, beninteso, si tratta di una mia riflessione. Questo se vogliamo è uno dei punti deboli della morale cristiana e soprattutto cattolica, con la rigida morale sessuale e il senso di colpa, che viene fatto manifestare astrattamente in tutte le situazioni di gratificazione, anche quando non c'è veramente da averne (non tutto l'egoismo sessuale è possesso, violenza e schiavitù), giusto per fare un esempio. Si crea il noto effetto di quando tutto viene messo nello stesso calderone, no?

<<Ti rispondo citando TZU LAO che a sua volta ha citato Dostoevskij >>

Con cui concordo totalmente più o meno, la cosa bella di quella frase è che sono le parole finali a farne capolavoro "solo la percezione del bello!"
Senza la quale sarebbe stata la solita arringa del bigotto (o semplicemente di chi teme il cambiamento per qualunque motivo) di turno che tuona contro la modernità, per cui il progredire della scienza e contro il mettere in discussione valori monolitici e l'esercizio del pensiero critico l'apertura mentale, la liberazione da schemi di appartenenza rigidi farebbe perdere ogni punto di riferimento su ciò che è bene e ciò che è male, perchè tanto tutto è "relativo" e niente è assoluto. Sbagliato, quella frase affossa in poche parole queste formule dialettiche che da sempre ricorrono e che tanto hanno frenato le menti "niente potrà più guidare i passi dell'uomo, non ci sarà più alcun criterio per stabilire cosa è giusto e buono e cosa è sbagliato e cattivo".
E il bello è che coesistono nella stessa frase.
L'unico appunto che mi permetto è sulle filosofie, diversamente ci contraddiremmo e si darebbe ragione a padegre .

<<Vedi cari ignmar,non c'è nessuno che ci conduce,il conducente siamo noi, ma,ci fà comodo pensare che sia un'altro,tanto lo dice anche la chiesa,il diavolo è fuori da noi

è nell'inferno >>

Per conducenti, mi riferivo ai governanti sia chiaro, e hai ragione da vendere, a molti di noi, uso "ci" perche mi ci metto anch'io per certi versi, fa comodo delegare le questioni alle alte sfere, non siamo i primi a muoverci perchè è come se aspettassimo che lo faccia un altro un po' è per via della propaganda civica di cui ci imbottiscono fin da piccoli con tv, scuola etc.
La nostra paura fondata è di non essere uniti e coordinati autonomamente, di restare soli al momento sbagliato, così nessuno fa la prima mossa. In quel senso il conducente siamo noi, ma la presa di coscienza manca, siamo in dipendenza psicologica dai politici, perchè subiamo il dividi et impera che ci tiene occupati con e purtroppo contro altro, per esempio la Lega lo fa "comandandoci" contro gli stranieri.
Beh, mi fermo, "colpa" tua che mi hai dato un ispirazione che mi ha portato lontano. Sicuramente avrai da aggiungere abbastanza così, non voglio mettere troppa carne al fuoco.

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