Re: Due donne torturano e uccidono un cane con i tacchi a spillo.

Inviato da  Freeanimal il 2/9/2010 16:45:45
Fabio Mazza è un trombone che non capisce una mazza e che dice, con parole erudite, ciò che qualunque bifolco ripete come un ritornello qualora vi sia da difendere una qualche forma di sfruttamento degli animali.
Dice che il pericolo maggiore per l’animale è lo snaturamento che gli animalisti compiono nei suoi confronti, antropomorfizzandolo. Eppure dovrebbe essere evidente che con l’antropomorfizzazione, ovvero con i cappottini ai cani o con i cartoni animati di Walt Disney, non è mai morto nessuno e non è mai stato sparso sangue, mentre con la corrida e le altre attività più o meno ludiche, più o meno necessarie, in cui l’animale riveste il ruolo, da lui non scelto, di vittima, di sangue ne scorre a fiumi.
L’autore si risponde da solo, quando dice che gli va bene un confronto sano e virile tra uomo e toro, ma non gli va bene che ci siano scommesse o che diventi uno “spettacolo per turisti, una fonte di guadagni per allibratori e di malavita o di alterazione della regolare agone con somministrazione di sostanze ai tori, o con trucchi atti a renderlo indebolito”.
Egli fa finta di non sapere che la corrida è esattamente questo, cioè scommesse, vaselina negli occhi del toro prima di entrare nell’arena, legnate sulle reni per indebolirlo, oltre alle banderillas che hanno lo scopo di tagliare i muscoli del collo, affinché tenga la testa bassa e non possa incornare il torero.
Se questo è un confronto leale!
E poi, perché sempre il toro? Perché no un rinoceronte o un elefante, se proprio ci sono uomini virili e coraggiosi che vogliono confrontarsi con la natura?

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