Re: Questo cazzo di voto

Inviato da  Pispax il 21/7/2010 4:19:28
Inizio dal facile: commenti sparsi, imprecisioni mie e interpretazioni fuorvianti.

Poi c'è un rispostone collettivo a obiezioni di fondo abbastanza simili (nel senso che si possono affrontare con un ragionamento solo) fatte da Red_Knight, Sertes, Calvero e altri.
Però mi serve un po' più di lucidità di quanta ne abbia adesso. Spero in una miglior fortuna domani.








Red_Knight

Citazione:
Prova a pensare cosa accadrebbe se il PD scomparisse fisicamente nel nulla domani mattina. Sul serio, pensaci.


Succederebbe esattamente la stessa cosa che è successa quando è scomparsa la DC: nascerebbe un altro partito più o meno con lo stesso segmento di votanti. In quel caso nacque Forza Italia, e il segmento di votanti erano quelli che votavano DC solo perché non vincessero i comunisti.
Anche se la cosa che succederebbe è esattamente la stessa, credo che in questo caso ci sarebbe più incertezza sul segmento: ancora non è molto chiaro che cosa sia, il PD.



N.B.
So che il senso della tua domanda non era proprio questo.
Onestamente non so cosa rispondere meglio di così. So che la risposta attesa probabilmente è "assolutamente nulla", però non mi soddisfa perché affronta solo un pezzo del problema.

Un mio vecchio professore in questi casi diceva che "la domanda è malposta"; però questa cosa mi ha sempre fatto incazzare e quindi io non la dico.

Riparlo un po' di questa roba alla fine del post.











Red_Knight

Citazione:
Tornando al non voto, sebbene fondamentalmente non si possa affermare logicamente che possa avere propriamente uno scopo, possiamo comunque analizzarne le conseguenze.

Con una minora affluenza infatti le percentuali saltano: meno gente vota per i grandi partiti, più grande è la fetta per le formazioni insignificanti. E quel giorno (anche se in pratica questo non accadrà mai) che il Partito degli amanti dello zucchero filato ottenessero, a parità di voti, una percentuale apprezzabile gli altri potrebbero cominciare a valutare l'idea di fare qualcosina di buono in più per tornare a mangiarsi la torta intera. Anche se questo è abbastanza utopico, devo ammetterlo, in linea di principio non è opinabile.





Sertes

Citazione:
3) Infine c'è il falso argomento dell'1%:
Citazione:


"Un parlamento eletto con l'1% dei votanti, cioè con il 99% di astensionismo, ha esattamente lo stesso valore di un parlamento eletto con l'80% dei votanti."



Stocazzo. Un parlamento che viene eletto con l'1% dei votanti vedrebbe subito comparire un figuro esterno che si sbatte per capire come rastrellare almeno il 2% dei voti. Cioè che andrebbe dalla gente a chiedere: ma perchè non avete votato? cosa vi manca? io vi prometto che ve lo faccio avere, se mi eleggete!
Quindi, per dirla alla Mazzucco, "voto: capovolgere prima dell'uso".
Cioè il politico si informa delle esigenze del popolo, poi si fa votare. Questa non sarebbe male, eh?


Certo, sarebbe fantastico. Piacerebbe molto anche me questa cosa della "politica che si riavvicna al cittadino"
(L'ho messo fra virgolette perché è uno slogan abbastanza abusato)

Questo però non toglie che sia formalmente che sostanzialmente un Parlamento eletto con il 99% di astensionismo sarebbe pienamente legittimato a governare.

Moralmente invece non lo sarebbe. Quindi toccherebbe fidarsi solo della moralità dei politici, visto che la Costituzione dà ragione a loro.
Tu ti fidi?




Per quanto riguarda le simulazioni su cosa succederebbe dopo, l'una vale l'altra.

Per esempio, se non ci affrettiamo a sbattere fuori dalla politica i vari Dell'Utri, Cosentini, Cuffari e compagnia bella quella cosa che ci auguriamo tutti probabilmente non avrebbe modo di realizzarsi: per passare al 2% e riacquistare un pezzo di torta basterebbe fare una telefonata a un boss mafioso.
Con un lieve sovrapprezzo ti fa arrivare anche al 3%.

La cosa si risolverebbe facilmente con un ennesimo "piccolo" aumento dei rimborsi elettorali.
La mafia avrebbe solo trovato un nuovo business, pagato come sempre con i soldi delle tasse.










Sertes

Citazione:
1) Non corriamo da un eccesso ad un altro: tu in relazione ai no-voters stai facendo sia discriminazione che strawman.
Li stai condannando perchè simili ad altre categorie dalle connotazioni negative, li etichetti, li tratti come se avessero tutti un idea preconcetta e stupida


In realtà la descrizione avrebbe voluto essere solo un po' umoristica.
A rileggerla invece è suonata anche a me un po' sarcastica.
Mi dispiace: si vede che il caldo dà noia anche a me.


Anche il termine "no-voters" è nato pari pari da wordreference. E' la traduzione letterale.
Ed è nato solo perché scrivere tutte le volte "tutti quelli che ti "invitano" a non andare a votare" è una gran pippa.
E' una gran pippa anche a leggerlo: no-voters è più svelto.

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