Re: Questo cazzo di voto

Inviato da  a_mensa il 24/7/2010 0:14:20
ho dedicato 3 ore della mia vita a leggere tutti i post, dal mio ultimo in poi.

pispax.
il tuo invito a continuare la storia, da parte dei POVERI, scusa, ma è una presa per il culo.
se i poveri, che prima erano schiavi, fossero capaci di scrivere una storia, non sarebbero più poveri ma la classe dominante, visto che sono la maggioranza.
è proprio il non avere la consapevolezza di avere quasi tutto in comune, che li rende incapaci di organizzarsi, di esprimere una volontà, di indicare una "strada".
sono poveri, ma soprattutto ignoranti (anche culturalmente in genere) ma soprattutto nella capacità di identificarsi ed accettare questa loro natura, o condizione.
un ricco vuole restare ricco, un povero vorrebbe SMETTERE di essere povero.
questa è la sostanziale differenza.
e per non aver saputo dare corpo (tranne che per quei pochi che hanno capito il messaggio di Marx) ad una identità di classe in cui riconoscersi e VOLERCI appartenere, le mosse sono sempre state dettate da chi invece la consapevolezza ce l'ha, ma ha soprattutto la volontà di mantenere lo status quo.
quindi , sorry, ma non c'è alcuna storia da scrivere.

Florizei
sono sostanzialmente d'accordo con te. ti suggerirei di sviluppare meglio il concetto azione/ non azione.
il primo errore , che poi porta a fare tutti i successivi, è quello di considerare le due condizioni come opposti, speculari.
se esiste UN modo di essere incinta (uso lo stesso esempio di pispax ma per indicare un altra cosa) esistono infiniti modi di NON essere incinta.
e già questa banale considerazione annulla la specularità delle due condizioni.
applicato al voto, se si esprime una cosa ben precisa votando, prima di tutto una approvazione del sistema, poi nell'ambito di esso , una scelta precisa, cosa si esprime con il NON voto non è nemmeno sinteticamente esprimibile. direi che ogni NON votante, è possibile che esprima una sua posizione diversa da quella di tutti gli altri.

per tutti.
in tutta questa discussione, che vorrebbe dimostrare la maggiore razionalità del voto, rispetto al non voto, io mi associerei a questa visione se si considerasse il tutto come congelato, statico, cristallizzato.
già una volta, in post passati su questo 3d, ho invitato a fare una ipotesi di scarsa rappresentanza.
e lo ripeto, NON fermiamoci alle percentuali attuali, un pò di fantasia signori.
ve lo vedete un presidente del consiglio, eletto dal 20% degli aventi diritto al voto, che viene ad annunciare una manovra da 25 miliardi di euro ?
io me lo immagino dare l'annuncio dal predellino di un elicottero, che dato l'annuncio, si leva in volo verso qualche paradiso fiscale o naturale.
se ho ragione io, a definire le votazioni niente più che un sondaggio di opinioni, l'unico modo di far fallire un sondaggio è NON rispondere, e qui mi riallaccio proprio agli inviti più pressanti.
vota chi vuoi, ma vota.
perchè questo è poi l'unico modo di indurre le persone, prima ad interessarsi, poi a compromettersi, e infine addirittura a tifare.
e questa si chiama partecipazione, l'unica cosa che legittima un potere che vuole definirsi "rappresentativo".

cosa possa seguire , una eventuale caduta del "sistema" ve lo racconterò un'altra volta. ( ma sappiate che c'è chi si stà preparando a tale evento, e non da oggi)
ciao


ps. come ho già scritto diverse volte, non voto da non so più quanto tempo, con l'unica eccezione di qualche referendum.
ho già scritto anche che potrei tornare a votare, ma solo ad alcune condizioni (che ovviamente si guarderanno bene dall'attuare)

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