Re: Questo cazzo di voto

Inviato da  a_mensa il 25/7/2010 14:17:28
Caro pispax
Hai cercato di contestare la mia logica, evidenziando delle apparenti contraddizioni.
Credo di averti risposto adeguatamente, ma vorrei esprimere ancora meglio il concetto tanto da non lasciare dubbi in proposito, per giungere alla conclusione che ritengo l’unica logica se si accettano le premesse.
Nel caso non condividessi le premesse, dovresti però dirmi su quali esempi o dimostrazioni fondi tali assunti.

La democrazia rappresentativa , come ogni gioco che meriti di esser giocato, poggia su due pilastri, entrambi indispensabili al suo corretto funzionamento: regole equilibrate e corretta applicazione.

Le regole equilibrate sono quelle che non concedono alcun vantaggio a nessuna delle figure dei possibili partecipanti.
La corretta applicazione è quella che rispetta lo SPIRITO delle regole, e non solo la forma o formulazione.

Il principio riepilogativo dei due sopra esposti, è che le regole e la loro applicazione, se consentono dei momentanei vantaggi ad dei partecipanti, devono fare in modo che tali vantaggi non tendano ad aumentare se stessi, ma tendano, con il loro svilupparsi, ad esser sempre più ostacolati.

Volendo rappresentare questo concetto con una curva, essa non deve tendere all’infinito, ma ad un valore massimo predeterminato e, anche teoricamente , invalicabile.

Quest’ultimo concetto, normalmente ignorato, è l’essenza stessa del gioco, in quanto, un vantaggio che dovesse poter crescere all’infinito, includerebbe ad un certo punto anche la possibilità di cambiare le regole del gioco stesso, rendendo irreversibile tale vantaggio.

Questa è la ragione per cui, ogni “mossa” che possa dare dei vantaggi, se ripetuta o addirittura ripetuta con l’ausilio dei vantaggi già acquisiti, deve dare degli incrementi via via decrescenti, fino a dare vantaggi nulli in prossimità dei limiti prestabiliti.

Ora lascio a te, che dimostri una intelligenza acuta, il trasportare queste banali regole nel gioco democratico, ed eventualmente dedurre se valga la pena o no di giocarci.

Non dimenticando che nessuno ha mai regalato niente a nessun altro ( almeno non a livello individuale) ma tutta l’evoluzione storica si basa sempre e solo su un principio utilitaristico delle classi dominanti, ovvero mettendo in atto quelle modifiche socio-economiche che erano propedeutiche alla loro conservazione del potere e della ricchezza, domandati quale vantaggio ne è derivato loro dalla “democrazia” e quindi, a quali svantaggi andrebbero incontro dalla non osservazione delle sue regole.

Ricorda come gli operai sovietici, schiacciati dal partito, succube delle oligarchie, non rappresentati dai sindacati, asserviti pure loro alla casta dominante, finirono col boicottare le macchine della produzione, mettendo sabbia negli ingranaggi, e simili, ma con il preciso intento di pretendere una rappresentanza adeguata.

Dare quindi l’impressione che tale rappresentanza esista, anzi , meglio ancora, dare l’impressione che tramite tale rappresentanza si possano cambiare addirittura le regole, è di vitale importanza per ottenere quella partecipazione attiva e positiva indispensabile a creare il surplus da poter requisire.

Un sistema che dia solo i mezzi sufficienti alla sussistenza di chi li produce, non serve a chi vuole sfruttarlo, in quanto , se l’obiettivo è sfruttare le prestazioni altrui, in tale condizione si annullerebbero in breve le forze produttive al solo appropriarsi di una parte del frutto di tali prestazioni.

Un sistema è quindi sfruttabile solo e se produce più di quanto consuma per poter continuare a produrre.

Togli quindi la partecipazione attiva, e si romperà il giocattolo, proprio perchè non potrà più generare alcun “utile”.

Ecco quindi che la NON partecipazione al gioco democratico dà sicuramente un messaggio:
chi non vota NON è sicuramente favorevole alla classe dominante, e NON gli concede alcuna delega.
Potranno anche appropriarsene indebitamente, mas i primi a sapere che quella è una appropriazione indebita, saranno loro, i ricchi e potenti.

Ed io fossi nei loro panni, non mi sentirei per niente sereno e tranquillo.

Messaggio orinale: https://old.luogocomune.net/site/newbb/viewtopic.php?forum=6&topic_id=5852&post_id=171636