Re: 11 Maggio 2011 - Aspettando il terremoto che verrà!!

Inviato da  Makk il 20/5/2011 22:35:12
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Calvero ha scritto:
Makk ha scritto:
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No.
E per lo stesso motivo non si regala niente a nessuno: se qualcuno se ne esce con "secondo me è così" io investigo.
In verità parto già prevenuto...

Ok, e allora perché dici NO ?

No come "no: non si dà niente per scontato"

Citazione:
bollature in forma di "cazzate" le vicende di Giuliani come di Bendandi.

Cazzata è quella di paragonare il terremoto in Spagna con qualcosa che "doveva" succedere. Di usarla come "prova" di alcunché.
E così per tutte le coincidenze proposte come "significative". Non lo sono. Sono coincidenze. Al max sono punti di partenza per osservazioni più organizzate.

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Anche perché questa dell'11 Maggio, come detto, è una bufala che non ha a che vedere con Bendandi e ciò che ne discende.

Ma bufala rimane, ed è solo l'ultima di una serie.
Il punto è che non si discute decentemente se ogni minchiata viene proposta con teorie sottostanti del tutto labili ma che "non si possono mettere al vaglio".
Non c'è differenza sostanziale fra bufala sic et simpliciter e una proposta nuova e chissà foriera di cosa.

Invece non è così. Leggiti il 3d su Rossi-Focardi e vedrai che le idee nuove non vengono "bollate", anche se mancano gli elementi per una spiegazione "classica".
Succede perché i propopsitori del nuovo ci stanno dietro. Si espongono, ci mettono la faccia.
Di sicuro non si trincerano dietro un "và presa in considerazione perché è NUOVA".

Ah, già... e poi funziona (dettaglio).
Può sempre essere una bufala (il famoso catalizzatore segreto di Rossi potrebbe essere una fregatura), ma per ora le evidenze sono che funziona.


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Basta che non mi tiri fuori la scienza e la comprensione dei fenomeni.
Perché se si ha a cuore la scienza si cercano i riscontri. Anche quelli scomodi.

.. che può essere un percorso articolato e sicuramente non sarà scevro da errori. Io non sono sotto nessuna bandiera. Né di Bendandi, né di Giuliani: sono sotto la Bandiera dell'ascoltiamo tutti senza buttare, a prescindere, le tematiche in teatrini zeligghiani ...

Non "a prescindere". Si chiede proprio questo: affermazione -> descrizione delle premesse e conseguenze dell'affermazione -> nessuna ulteriore info a parte l'affermazione iniziale e un paio di coincidenze = si parla del nulla

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è la forma mentis dell'approccio che metto in discussione, non la geofisica e quel che ne può giustamente discendere

Perfetto: è quello che dico io.
Non si può opinare l'opinabile.
Ergo perché tirare fuori che si vuole osservare e capire dei fenomeni?
NON si vuole né osservare né capire. Solo farsi "infondere" la conoscenza da una "mentalità più aperta".
Ottimo: la "via umida" alla conoscenza degli alchimisti, quella femminile, dell'istinto. Che loro vedevano come lo yang dello yin: la "via secca", maschile, della ragione.

Vogliamo solo la prima? Bene. Basta dirlo.

Però allora non si deve tirare fuori robe tipo il tuo ".. se si ha a cuore la scienza perché si ha a cuore comprendere i fenomeni, non si deve dare nulla per scontato."
Perché gli alchimisti sperimentavano. Da mane a sera.

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Non so quanto vuoi ampliare ancora il discorso. Il caso Bendandi e Giuliani e quello che la mia testolina mi dice sulle energie che ci attraversano, mi dicono che di cazzate non si parla. Posso parlarne?

Certo. Aspettano tutti una teoria. O anche una enunciazione di possibile teoria seguita dalla raccolta di ulteriori dati per verificare, capire, organizzare, dedurre confrontare.
Solo che questo lavoro io non lo vedo.
Vedo solo un "non rifiuto". Che a questo pnto ha lo stesso valore di "non rifiutare" che la luna sia fatta di formaggio.

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E ti ripeto che mi sta bene. Ma che c'entra la scienza e i fenomeni?
E chi se ne frega. Ho dei dati su cui ragionare e ci ragiono, non dando nulla per scontato..

Quali dati?

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Tu non sai neanche se ESISTE un fenomeno. Ci credi e basta.

non ti ho capito

Non ti interessa la smentita e non sei in grado di controbatterla. Tuttavia continui a sostenere ciò che viene smentito. Questo è credere.
Senza fede l'inconoscibile diventa fenomeno da investigare, la fede bypassa la necessità: il fenomeno può essere reale o fittizio, ma tanto è irrilevante. La teoria o credenza in oggetto sono più forti dei fenomeni.

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Fai ricerca in te stesso. Nobilissima, ma perché la vuoi nobilitare "accademicamente" spacciando che ricerchi il fenomeno e la sua comprensione!?

Beh se credi, per quanto secondo te mi riguardi, a questa come la chiami tu ricerca "nobilissima" nella sua accezione romantica, allora mi ci pulisco il culo.

Né puoi farci molto di più, in senso di comprensione della realtà.
Comunque non è un'accusa. E' semplicemente che lasciarsi penetrare dalla realtà invece di investigarla significa costruire una visione del reale non agganciata a dati, fatti, riscontri. Poi questa visione ti funziona bene? Ti dà soddisfazioni?
Eccellente.
Ma è culo.
Con la stessa probabilità, invece di rasserenarti poteva devastarti.


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E come li differenzi da un comune romanzo di fantascienza?

Ragionamento sensatissimo. Però non allargarti troppo. Non so che dirti: gli elfi e i Puffi non li ho mai visti, ma credo che qualcuno se ne possa convincere. Cazzi loro C'è gente che crede che Bin Laden sia stato terminato in Pakistan.. tutto può essere.

Non cogli il punto: credere agli hobbit o a Bendandi diventa la stessissima cosa, se non investighi quel particolare punto di vista che ti viene proposto.
Non è questioni di chi siano i cazzi. E' questione di non avere niente da offrire agli altri se non il "io ci credo".
La religione ha proprio questo meccanismo di funzionamento.

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Infatti io non sono per le "predizioni" ... le tratto come fenomeni in cui verificare le corrispondenze dei miei studi e del mio vissuto e... ne parlo.

Verificare significa un'altra cosa. Tu le "fai risuonare" nel tuo vissuto.

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1° io NON credo (la credenza è una sovrastruttura) ... mi limito all'apertura del mio IO ed esperimento. Sia quel che sia, accada quel che può

Sperimentare significa "mettere alla prova", non significa "accettare".
Se invece intendi sperimentare nell'accezione "io provo di tutto": per carità. Come già detto è crescita interiore e ci ha il suo perché.
Ma non puoi dire "io non credo".
Non fai niente... per non credere.
E "credere" è SEMPRE più facile che "mettere in discussione"... ergo

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E' come scrivere "dobbiamo tutti essere buoni".
Carino. Inutile. Troppo comodo.

Ma neanche di striscio. E' come dire «restiamo umani» ..anche qui.

No.
Il discorso "val più la pratica della grammatica" me lo faccio fare dai geniacci che hanno concluso qualcosa. Se no è alibi.
Bendandi non ha lasciato un benemerito ceppo di olivo ai posteri. Liberissimo di fare a meno della scienza e curarsi i suoi hobby, ma non di fare concioni sulla qualità degli studi altrui, visto che i suoi non ce li ha messi a disposizione.
Rossi è laureato in filosofia (ingegneria l'ha comprato in un diplomificio USA tipo CEPU), però lui sì che ti sbatte in faccia la pratica (e guarda caso senza disprezzare la grammatica )

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