Re: Implicazioni etiche e morali della sessualità

Inviato da  Pispax il 1/5/2011 16:04:19
Caro Davide71, quante simpatiche domande!

Avevo preparato una serie di altrettanto simpatiche risposte - "simpatiche" si fa per dire - ma poi mi sono ricordato che Red non ha piacere che si sviluppino polemiche inutili, e quindi non le pubblico.

Facendo un ragionamento più serio - anche "serio" si fa per dire, ovvio - la parte che trovo profondamente sbagliata di quella frase è la sua implicazione che un qualunque tipo di "forza" abbia effetto solo DOPO che si è costruita un'astrazione mentale funzionante sulla sua natura. Mentre prima le cose sono tutte in qualche modo più sfumate.


Che è una stupidaggine. Non è che prima della teorizzazione matematica della gravità la gente svolazzasse allegra nell'aria. Due millenni prima di Newton le catapulte c'erano già.


L'unica cosa che si può fare con le "forze" è prenderne atto. Immediatamente dopo capire in che modo condizionano la tua vita, e come impedire che la condizionino troppo.
E' già tanta roba.
POI ci si può interrogare sulla loro natura, ed è pure doveroso farlo, ma questo passaggio intellettuale è abbondantemente successivo. E da un punto di vista della pratica quotidiana è persino ridondante.


Il sesso è a tutti gli effetti una forza.
Secondo Freud è LA Forza, quella che sta alla base di tutte le tue azioni; secondo altri è lievemente meno importante. Però che sia una forza non è oggetto di discussione.
In quanto tale capire la sua natura è di sicuro parecchio utile, ma non è indispensabile per un cazzo quando si deve affrontare il problema dell'impatto del sesso sulla società.


La TV invece non è una forza: è altre cose.
Gli incidenti che succecdono perché una donna ancheggia sul marciapiede NON succedono perché si sente da una finestra aperta che qualcuno ha cambiato canale e ha messo un tiggì.
A meno che Minzolini non dica una cazzata particolarmente clamorosa, ovvio.





L'"etica nasce anglosassone" è a sua volta una discreta minchiata.
L'etica era già bella forte quando Londra era ancora una palude.

Però è vero che una parte molto ampia del protestantesimo, in particolare (se sbaglio Santa mi correggerà) quella di matrice calvinista, ha voluto trasformare il sesso in una libertà positiva.
Alla base di tutto questo discorso c'era il fatto che una feroce repressione sessuale potesse incanalare le energie degli UOMINI verso una competizione economica più vivace e produttiva.

In molti Stati d'america sono ancora in vigore leggi - emanate secoli fa e mai abrogate - che condannano PENALMENTE cose tipo la sodomia, tanto per dire. Compreso quella eterosessuale. Non parliamo poi di efferatezze come l'adulterio.
Le LORO posizioni su questi argomenti sono molto più dure di quelle cattoliche.





N.B.: Anche nella Firenze dei Medici venivano puniti sia il sesso anale (definito "sesso inesacto") che quello orale. Venivano comminate delle multe. Curioso notare come la pena per un pompino fosse circa 10 volte più pesante di quella per il sesso anale.
E le multe venivano comminate sul serio.

Però in questo caso la ratio non è etica: è sanitaria. Un po' come Assange che viene accusato di stupro perché no ha usato un condom, tanto per capirci.

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