Re: Referendum 12.13 giugno

Inviato da  Pispax il 26/5/2011 3:18:22
ahmbar
Citazione:
Infatti, per quanto mi riguarda, io mi batto per un altro motivo, come ho spiegato prima, e I promotori del referendum lo hanno fatto esattamente con questo fine, che io condivido in toto

Senza acqua non si vive, non si cucina, non ci si lava, non si puo' fare il pane
E non esiste nemmeno il concetto che questo non sia un diritto mio e di chiunque ad averne accesso


Ciao Alex.
Premetto subito che sono d'accordo con te.
Però è bene anche chiarire che la tua argomentazione fa acqua (ops) in più di un punto.
E Ashoka lo evidenziava bene.

In qualche modo te fai una distinzione fra le cose che si possono definire "merci" - e quindi robe che si possono piegare alle logiche mercantili - e le cose che invece non sono merci, ma sono "diritti".

Tracci una linea arbitraria e dici che l'acqua è un diritto. Come tale non può essere privatizzata.
Però incorri in due errori. Il primo è che la privatizzazione non riguarda il possesso delle fonti (probabilmente non ancora) ma "solo" la gestione delle reti.
Il secondo: che dire allora dell'energia elettrica?
Guarda che l'energia elettrica non serve solo a accenderti il forno e il computer. Serve anche a far girare le pompe che ti portano l'acqua in casa.
Senza corrente, niente acqua.
Chi controlla l'energia elettrica può farti soffrire la sete più facilmente di chi controlla la distribuzione dell'acqua.

Inoltre già adesso anche un gestore interamente pubblico può decidere di chiuderti il contatore se non rispetti il contratto (per esempio non pagando le bollette). Gli ci vogliono solo tempi più lunghi prima di farlo, perché la logica del gestore pubblico è politica, non economica. Ma alla fine lo fa anche lui.



In qualche modo quindi la distinzione che fai fra "merci" e "diritti" è parecchio arbitraria.
Però va anche detto che funziona, e io la condivido.
I motivi per cui la condivido sono altri.


Per semplicità dividiamo i possibili approcci al problema in due filoni, molto semplicistici e parecchio arbitrari.

Da una parte ci sono i "collettivisti".
Che non sono "comunisti", o "socialisti", e neppure "statalisti". Sono persone che credono che il benessere della società in alcuni casi vada perseguito direttamente, per esempio lasciando in mano pubblica la gestione di alcune cose.

Dall'altra parte invece ci sono gli "economisti": Sono persone che credono che il benessere della società si debba/possa perseguire solo per via indiretta, cioè passando attraverso l'economia.

(Oh, a volersele dir tutte ci sono anche i supermarxisti, gli ipercapitalisti, gli anarco-capitalisti, gli anarco-comunisti, fascisti sparsi, gli extraliberisti e i cotillons. Per il momento direi di ignorarli: non voglio complicare il discorso con le ideologie assolute e totalizzanti)


Di solito si trova sempre un equilibrio fra "collettivisti" e "economisti". Sull'acqua invece queste due posizioni entrano in conflitto.
E lo scontro è diventato anche un po' ideologico.

Io tendo a essere "collettivista", sia chiaro, ma davvero in questo caso non riesco a trovare motivazioni plausibili per un approccio di tipo "economista".
Non riesco a capire in che modo la società nel suo insieme possa trarre vantaggio da questa privatizzazione, visto che:

1) Non esiste libero mercato. Una volta terminata la gara d'appalto (elemento.. ehm.. non "rassicurante", visti i precedenti) di fatto si è istituzionalizzato un monopolio. Che durerà a lungo.

2) Con la privatizzazione non esiste sviluppo nel settore. Anzi.

3) Non si creano posti di lavoro

4) Non esiste beneficio economico per l'utente. Al contrario, le condizioni economiche peggiorano ovunque. E' del tutto ininfluente se io questi soldi li pago come tasse o come bolletta: però li pago. Peggio: mi aumenta la bolletta, e di molto, e mi restano invariate le tasse

5) Non esiste risparmio sui costi di gestione. Si sta parlando di un MONOPOLIO, non di una cosa che affronta un mercato libero e concorrenziale. Dove questo risparmio c'è, si traduce solo in ricchezza per pochii azionisti e non in riduzioni della bolletta.

6) Devo pagare di più solo per far sfruttare a altri, che ci guadagnano, cose che ho già pagato io con le tasse. Cioè le infrastrutture idriche. Sapendo che ogni riparazione/miglioramento mi costerà DI PIU' ora che prima: per il monopolista privato non è prevista la Corte dei Conti, e il monopolista privato sa che può scaricare sulla bolletta qualunque costo decida di sostenere, qualunque sia il criterio con cui ha assegnato l'appalto.



In ogni caso, visto che tendenzialmente sono un "collettivista", non posso fare a meno di notare una singolare coincidenza:

1) da ogni parte non si fa altro che sostenere che l'acqua sta diventando un bene estremamente prezioso.
2) non appena si è detto questo, si è immediatamente provveduto a privatizzarla.


E l'acqua è indispensabile per sopravvivere


Questa singolarissima coincidenza non riesco proprio a spiegarmela.
O fiorse si.

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