Citazione:
Ma perché, pagare la bolletta non è una valutazione del consumo e quindi un "far pagare il giusto"?
Non in questo caso, visto che la decisione sulle tariffe è stata affidata a politici ed altra monnezza assortita (sindaci, presidenti di province, presidenti di regioni, ecc.) con la cosiddetta AATO (Autorità di Ambito Territoriale Ottimale). Gli imbecilli in questione se ne sono sbattuti del mercato ed hanno deciso di mantenere le tariffe basse (le più basse in tutta Europa) per ricevere il solito
plauso e assicurarsi la ri-elezione. Allorchè gli acquedotti si indebitavano allegramente, e i debiti venivano
tamponati con i soldi delle tasse (e
non con quelli delle bollette). Questo significa che chi si è
sacrificato per consumare meno acqua e non sprecarla ha pagato, con le tasse, i consumi di chi invece ha
sperperato l'acqua.
Le tariffe vengono ancora stabilite secondo il
Decreto Ministeriale 1/08/96, in cui esiste un tetto massimo (ma non uno minimo) ed il margine di ritocco è ampiamente
arbitrario. Inoltre c'è la questione della manutenzione degli impianti e degli ampliamenti. Chi paga? Non si capisce, visto che i finanziamenti si pescano dai contributi fiscali rendendo ancora più intricata la situazione. In questo modo si perde d'occhio anche un altro fattore: come detto poco sopra, chi è meno abbiente e si sforza di
sprecare meno, paga molto, invece chi è più abbiente e
spreca acqua paga relativamente poco. Ma finchè esisterà il
calderone delle tasse che genererà schiavi contenti, ahimè...
Infine la legge Ronchi non offre delucidazioni su questi problemi e i politici se ne fottono altamente. Qualunque sia l'esito del referendum, quindi, questa situazione rimarrà immutata.
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