Re: Referendum 12.13 giugno

Inviato da  florizel il 5/6/2011 12:43:49
Santaruina

Citazione:
Non è certamente l'acqua ad essere privatizzata (il che sarebbe ovviamente una follia), ma la gestione idrica.


La domanda quindi è: si vuole che sia lo stato, e solo lo stato, oppure si desidera che intervengano anche i privati.


Ciao, Santa.
Detta così, sembra quasi che ci si trovi in una realtà fatata, nella quale per gli utenti di un dato servizio offerto da un privato sia possibile controllarne la gestione MEGLIO di quanto non avvenga per una gestione statuale (io non smetto mai di dire che lo stato E’ a sua volta un privato…eheheh…).

In questa realtà, invece, un privato che investe i suoi capitali ha tutto il “diritto” consequenziale (garantito dallo stato stesso) di decidere che i costi della gestione dell’erogazione debbano salire alle stelle, ad esempio per migliorare le infrastrutture o per recuperare il capitale investito.

Ho come l’impressione che i tentativi di privatizzazione del servizio idrico vadano oltre lo specifico della gestione dell’erogazione, e che questo sia un passo in più per fare accettare una futuribile privatizzazione di ogni altro servizio “pubblico”. Il paradosso che a mio avviso non viene recepito, è che non ci si trova in una dimensione sociale di VERO libero mercato, nella quale sono le competenze e le finalità sociali collegate ad essere promosse, ma ci si trova piuttosto in una realtà in cui il potere statuale “cede” terreno ai suoi amici, o peggio alle grossissime società private che con esso fanno affari.


”ancora una volta saranno gli amici degli amici ad essere favoriti”

Appunto. Non illudersi di essere nel paradiso del DAVVERO libero mercato, dove un privato sarebbe in concorrenza con l’altro per la qualità offerta, e si spera per essere arrivato a farsi un nome ed una fama per meriti e non per monopolio congenito.

Tanto vale che le cose restino come stanno, e che col referendum si dia una risposta chiara NON SOLO al rifiuto di lasciare nelle mani delle multinazionali (leggi amici dei ladri che a loro volta sprecano capitali di soldi pubblici in pippe) , ma anche per lo strascico che ne conseguirebbe, ossia il rifiuto di accettare futuri aumenti di bollette o disservizi. Perché non considerarlo un punto di partenza?

Insomma, lasciando nelle mani dello stato (che è comunque a suo modo un’azienda…) vedo un uscio socchiuso ad altre eventuali proteste, nel caso contrario la vedo più difficile.
Il che, ovviamente, non implica che il privato sia l’anatema. Implica che non siamo ancora al punto di potersi fidare di un privato che NON fa affari con lo stato.
Anzi, a mio avviso finchè esiste lo stato NON esisterà mai nemmeno quel genere di privato.

Quello che implica questo referendum, è innanzitutto la possibilità che ANCHE IN MODALITA’ ABROGATIVA la società civile possa da qui chiedere conto di dove vadano i soldi pubblici.
Cioè emessi direttamente dalle tasche del cittadino.

Non dimentichiamo che il referendum si propone l’abrogazione del comma 1 dell’art. 154 del Decreto Legislativo n. 152/2006, cioè quel comma che prevede che la tariffa per il servizio idrico sia determinata "tenendo conto dell’adeguatezza della remunerazione del capitale investito”.(Vedi secondo quesito)

SE, e dico che il SE è probabilissimo, una multinazionale qualsiasi decidesse di aumentare i costi delle bollette e dei servizi, quello straccio di controllo da parte della società verrebbe del tutto a mancare.
Ma proprio del tutto del tutto, ed eventuali rialzi di tariffe sarebbero DEL TUTTO tutelati dalle leggi di mercato.

Sembra chiarissimo che lasciare ai privati implica davvero un’ancor minore informazione di come procede quella gestione.
Se oggi la società civile può ancora incidere su talune decisioni impopolari dell’entità statuale, un giorno potrà ancor meno se si tratterà di un’azienda privata. La quale, come tutte le aziende private, godrebbe a sua volta di una maggiore tutela dello stato. Non dimentichiamo che poi si parla di multinazionali.

Tra l’altro, io dubito FORTEMENTE che in un affare così grosso lo stato delegherebbe a privati NON
complici dei milioni andati in fumo (o in acqua) finora.

Calvero

Citazione:
... quello che un mandato politico deve attuare, comunque dovrebbe sorpassare certo più ostacoli per infrangere una scelta collettiva di questo tipo: sia attraverso le Leggi, sia attraverso una coscienza popolare a cui "moralmente" dovrebbe eventualmente pagare un dazio e una giustificazione...


Esatto, meglio non poteva essere detto.

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