Re: Referendum 12.13 giugno

Inviato da  Rickard il 14/6/2011 11:36:47
Florizel
Citazione:
Ma che una vittoria dei SI possa impulsare nella società civile una certa fiducia verso una possibile sua incisività, lo spero.
Volendo tentare una sorta di “analisi” di questi referendum, se ne potrebbe dire di tutto e di più; ma in effetti, già considerare che questa vittoria dei SI, di tutti e 4 i SI, sia stata raggiunta tramite una grossa mobilitazione di gente comune, ed almeno per acqua e nucleare è stata espressa ed affermata una volontà di salvaguardia dell’esistenza ai suoi livelli più basilari, vuol dire anche che si sta affermando una trasformazione nel modo di pensare all’esistenza stessa.

Ma è quello che spero anch’io flo; spero che questa spinta non vada sprecata e non si perda nei soliti mille rivoli, ma al contempo credo che questa perdita si possa evitare solo con la “collaborazione” del governo, ossia il governo che, non capendo un cazzo come al solito vista la sua autoreferenzialità ormai stratosferica, decida di sbattersene del referendum e di far entrare dalla finestra quello che è stato fatto uscire a gran voce dalla porta.

Citazione:
Citazione:
Spero che il "governo" si attivi subito, con i soliti cavilli e codicilli, per cercare di sopprimere la tanto amata volontà popolare. Forse in questo modo alcune persone si renderanno conto di cosa è veramente l'abominio chiamato "Democrazia" (figlio di quell'altro chiamato "Stato").

Non è escluso che invece si asseconderà questo risultato, perché la politica è in decadenza, e necessita del “consenso”.
Il peggio che potrebbe accadere, piuttosto che disattendere la “volontà popolare”, sarebbe ricorrere a strategie ben collaudate, ma spero di sbagliarmi.

Io spero invece che il “governo” faccia l’unica cosa che sa fare: i cazzi propri. Proprio perché c’è stata questa grande spinta per almeno tentare di partecipare e non essere spettatori passivi degli orrori combinati dai soliti noti, se il governo in quattro e quattr’otto manda affanculo la volontà espressa graniticamente da vari milioni di persone, ecco che finalmente qualcuno di quei milioni (mica tutti, per carità) potrebbe iniziare ad aprire gli occhi, o meglio a togliersi i paraocchi e accorgersi che esistono (e possono esistere) anche altre cose, altre risposte, diverse dalle solite finte risposte, come il referendum. Alcuni potrebbero iniziare a vedere che il problema non è il “Berlusconi” e tantomeno il “Bersani”, ma ciò che permette a queste entità di esistere, e quel qualcosa è la “Democrazia”, che a sua volta vive solo grazie a uno “Stato” che la impone col suo monopolio della forza fisica.

Spero con tutto me stesso che Berlusconi ora continui sulla sua linea dimostrando (ancora una volta) di non avere la benché minima visione di insieme, la benché minima capacità di guardare oltre il proprio naso, e che quindi inizi prima di tutto con la prescrizione breve (l’autoconservazione prima di tutto) e poi lasci il nucleare per degli orrori come carbone e gas, in modo che la gente possa vedere quanto il significato e la richiesta di questi referendum siano (e saranno) snaturati e distorti dai “rappresentanti”. Forse potrebbe essere uno dei pochi(ssimi) contributi dati da Berlusconi (ovviamente in modo involontario) all’Italia: l’aver, tramite tutti i suoi abusi e calpestando anche questa volontà referendaria, fatto vedere ad alcuni per quello che sono cose come “Democrazia” e “rappresentatività”.

Le premesse per adesso ci sono, sperando che tengano.

Ancor prima che i giochi fossero fatti c’è chi pensava al “dopo”.

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