Re: Referendum 12.13 giugno

Inviato da  florizel il 14/6/2011 15:07:50
Makk

Citazione:
Quello che và superato è la lagna continua su quanto sono stronzi questi italiani.

So' vent'anni che gli italiani sono alternativamente grandi quando ti danno i risultati che aspetti e "popolo dimmerda" quando non lo fanno.

Io ho molta più fiducia nelle persone e penso che se ti ciccano un referendum è perché hai fatto male a proporglielo.
Se sono sfiduciati è perché ne hanno motivo.


E figurati se su questo non ti seguo. Se fiducia non ci fosse, nemmeno auspicherei il superamento di certi parametri di riferimento.
Stavolta la mia fiducia nella possibilità di incidere è semmai giustificata da qualcosa che vedo muoversi, a cui ancora non so dare definizione. E le mie valutazioni dell’esito referendari vanno in questo senso.

Vedo una sorta di congiuntura di cose che si muove alternativamente dal localistico al generale e viceversa, quanto e a cosa porterà non saprei dirlo. Ma vale la pena sostenerlo ed alimentarlo con la ricchezza della critica al “sistema” in sè e ai suoi meccanismi, piuttosto che a questo o quello schieramento.

D’altra parte, la tua fiducia nelle persone dovrebbe portarti ad auspicare che un voto referendario “apra” ad altro. Rispondo in merito a questa tua opinione data in risposta a Calvero:


“Da un voto referendario (praticamente "mi dai un'opinione su questo argomento?"), si passa ad auspicare prese di coscienza, comitati (che farebbero COSA, visto che al referendum ti ci hanno portato e quello era l'obiettivo dichiarato da ottenere), fino alla messa in crisi della democrazia rappresentativa...”

Se il voto referendario esprime qualcosa, è che se viene data opportunità di incidere non ci si tira indietro. Ora il vero problema sta nel dimostrare che questo è TANTO PIU’ VERO quanto più indipendenti si diventa dai giochi di potere, e dai loro meccanismi per creare “consenso” ed adesione.


Citazione:
non è facile percepirlo come individui ma come massa l'odore esiste e determina il comportamento.


Infatti, è su questo che sto basando la mie opinoni: sia che si senta odore di rassegnazione o di riscatto, quello che conta è rendere quanto più contagiosamente percepibile il secondo.

Come? In parte anche per quello che sostiene Calvero, ossia col nostro personale comportamento e la nostra coerenza. Quando scrivi che


Citazione:
se ci sarà evoluzione sarà l'intero contesto storico-politico-sociale a determinarla, non il singolo gesto.


ho l’esigenza di ricordare a me stessa in primis, e poi al mio interlocutore, che dare significato, anzi svelarlo, al gesto singolo implica il sentirsi individuo completo NELLA moltitudine, e NON completato da essa: è in questa seconda logica che si sono creati i leaderismi più disabilitanti, e represse azioni comuni “dal basso” condivise inizialmente da ristretti gruppi di gente.
Quello che mi fa pensare positivamente, è che stavolta chi ha votato non ha seguito una bandiera, come giustamente ricordavi anche te.

Allora, fuori da un contesto che impone il livellamento delle SINGOLE responsabilità a vantaggio di una non meglio identificata “massa”, percepisco la possibilità che ognuno possa sentirsi responsabile in un dato processo di cambiamento o di raggiungimento di obiettivo.


Citazione:
Porsi il problema del "significato della vittoria referendaria" è un po' come voler comprendere il contenuto di un libro leggendone una singola pagina.
Operazione poi particolarmente difficile da parte di chi non ha molta stima e comprensione della forma letteraria e della tecnica di stampa.


Questa l’ho capita poco anch’io, ma da ciò che intuisco dico che sta cambiando anche la modalità di leggerlo, quel libro. La singola pagina di cui parli potrebbe essere quella che fornisce un resoconto dell’intero processo che sta caratterizzando gli eventi di questi ultimi decenni di vita sociale e politica.

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