Re: L'immagine mediatica della donna

Inviato da  Rickard il 24/11/2013 9:49:32
perspicace ha scritto:

Citazione:
Verissimo, per me infatti le donne che si vedono in quelle pubblicità hanno venduto non solo loro stesse ma il loro genere, facendo un doppio sbaglio.

Ma perfavore, questa è propaganda muffita della peggior specie. Le singole donne o i singoli uomini che pubblicizzano un prodotto non vendono un “genere”, vendono solo loro stessi e, se la cosa è frutto di una libera scelta, non c’è alcun problema. Se a una donna va bene farsi ritrarre nuda a gambe aperte mentre regge un prodotto, affari suoi. Tutti i discorsi sul “danneggiare il genere” sono avanzi di propaganda femminista, dato che ovviamente si applicano alle donne ma non agli uomini e che presuppongono che esista veramente una non meglio precisata “lotta di genere” (quindi idealmente delle donne contro gli uomini), e che, per via di tale lotta, una donna non debba “danneggiare la causa”.

Citazione:
Un po come se in una battaglia non solo si fossero schierate col nemico ma addirittura si sono offerte volontarie per premere il grilletto alle esecuzioni.

Ecco, appunto… “Battaglie”, “nemici”, “esecuzioni”… Ma ci si rende conto del significato delle parole, oppure la vanvera propagandistica ha già fottuto tutto e tutti?

Citazione:
Tipo i negrieri negri di una volta o gli ebrei nazisti.

E i negrieri ebrei che deportavano nazisti negri, dove li mettiamo?

Ecco un utile e pratico metodo per capire se chi vi sta di fronte utilizza (consciamente o meno) la vanvera propagandistica: il nazismo e le persecuzioni sugli ebrei (o sui “negri”) saltano fuori verso la 3°-4° frase.

Messaggio orinale: https://old.luogocomune.net/site/newbb/viewtopic.php?forum=6&topic_id=6804&post_id=247063