Re: Come viene recepita l'informazione.

Inviato da  sitchinite il 13/4/2012 16:39:53
Purtroppo per te però hai trovato uno che la fisica l' ha studiata, e sopratutto uno (io) che ha riassunto quanto scritto in un intero libro scritto da... Umberto Bartocci, per anni docente ordinario di geometria II e professore di storia della matematica.

Mi sa che facevi meglio a non intervenire...
vatti a leggere qui va:

http://www.cartesio-episteme.net/st/DEPR-003.htm



Citazione:

PadijtLee ha scritto:
Citazione:

sitchinite ha scritto:

Nel caso di Einstein ci furono polemiche già prima del nobel per aver rubato la formula della teoria della relatività nel 1905. L' imbarazzo già in quegli anni era enorme, ma... (chissà perchè... ) la formula fu associata a lui e non a De Pretto che la aveva pubblicata 2 anni prima di lui su riviste scientifiche.
Nel 1922 infatti, il nobel a Einstein fu assegnato per l' effetto fotoelettrico, per 'minimizzare' i danni.


Purtroppo nonostante si tende ad inveire contro le università e la cultura ufficiale, bisogna riconoscere che senza quest’ultime si annaspa nella generalizzazione dell’ignoranza.
Se uno non ha studiato la fisica, può ben poco parlare e capire di fisica e di Teorie di complotti Relativi.

Riporto un utilissimo commento trovato qui. I neretti sono miei:


1) L’equazione E = mc^2 NON è certo il nocciolo teoria della relatività ristretta, ma un risultato marginale. Non marginale, invece, fu la congettura (che fu possibile dimostrare soltanto negli anni successivi) che tale equazione avesse un valore universale. Che poi E = mc^2 sia diventata un fatto mediatico è un altro discorso.

2) Sempre riguardo E = mc^2, è ben noto (e lo era anche ad Einstein) che tale uguagllianza uscisse fuori in diverse questioni legate all’elettromagnetismo. Ma il contesto era ben diverso. Non basta scrivere un equazione, ma bisogna capire il significato delle variabili che compaiono in essa e da quali ipotesi l’equazione esce fuori. Le ipotesi da cui partiva De Pretto erano molto lontane da quelle teoria della relatività.

3) E’ molto ingenuo credere che le più importanti teorie nascano dal nulla. Utilizzare strumenti scoperti precedentemente da altri non significa addossarsi il merito. Einstein non si è mai addossato il merito della scoperta delle trasformazioni di Lorentz e di Poicare, che rappresentano il cuore della relatività ristretta… se così fosse le avrebbe chiemate trasformazioni di Einstein! La stessa cosa vale per i lavori di Hilbert utilizzati da Einstein nella relatività generale. Il contributo di Einstein va ben oltre i lavori citati.

4) Non dimentichiamo che nel 1905 Einstein pubblicò altri due lavori molto importanti (sull’effetto fotoelettrico e sul moto Browniano), ognuno dei quali lo avrebbe reso famoso nel mondo della Fisica.

5) L’importanza di Einstein non è tanto quella di aver scritto nuove equazioni fondamentali della Fisica, bensì quello di avere spiegato agli altri fisici (e al mondo) cosa tali equazioni volessero dire.



Come viene recepita l'informazione? E' una questione di fede, si vede solo quel che si vuol vedere.

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