Re: Consigli per gli acquisti
Inviato da PadijtLee il 17/12/2012 17:15:21
Citazione:
Guarda Calvero, per come la vedo io se deve acquistare una reflex per aprire un approccio diverso, gli conviene fare una buona spesa altrimenti si ritrova in mano un pezzo di plastica buono a un cazzo.
Una Pentax (ma anche un Olympus) come quella proposta non è malaccio anche se poi non c'è un ampia scelta nelle ottiche. Quindi le migliori marche per molti sono le "famigerate" Canon e Nikon e i loro dispendiosi obiettivi. Costano un bel pò, ma quella che ti ho proposto, la Canon 1100D, per iniziare va più che bene. Purtroppo sull'argomento non c'è un dato "oggettivo" perchè la macchina fotografica si adatta alla sensibilità di chi scatta: ognuno preferisce la sua, in base alle personali esigenze.
Citazione:
Sai, il grandissimo fotografo Edward Curtis dai nativi americani era chiamato "l'Uomo che non aveva tempo di giocare". Effettivamente la sua opera fotografica più che un gioco è stata la struggente e preziosa testimonianza d'un popolo sparito nel genocidio.
Calvero ha scritto:
se spingo sul fargli prendere una Reflex, per quanto mediocrissima, comunque si apre un approccio diverso di considerare la fotografia, correggimi se sbaglio.
Guarda Calvero, per come la vedo io se deve acquistare una reflex per aprire un approccio diverso, gli conviene fare una buona spesa altrimenti si ritrova in mano un pezzo di plastica buono a un cazzo.
Una Pentax (ma anche un Olympus) come quella proposta non è malaccio anche se poi non c'è un ampia scelta nelle ottiche. Quindi le migliori marche per molti sono le "famigerate" Canon e Nikon e i loro dispendiosi obiettivi. Costano un bel pò, ma quella che ti ho proposto, la Canon 1100D, per iniziare va più che bene. Purtroppo sull'argomento non c'è un dato "oggettivo" perchè la macchina fotografica si adatta alla sensibilità di chi scatta: ognuno preferisce la sua, in base alle personali esigenze.
Citazione:
Ti parlo di giocare nel senso di imparare.
Sai, il grandissimo fotografo Edward Curtis dai nativi americani era chiamato "l'Uomo che non aveva tempo di giocare". Effettivamente la sua opera fotografica più che un gioco è stata la struggente e preziosa testimonianza d'un popolo sparito nel genocidio.
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